Laboratori e seminari - Triennale in Storia e storie del mondo contemporaneo

Gli Studenti devono obbligatoriamente iscriversi on line ai laboratori/seminari e compilare i campi  inserendo tutti i dati richiesti.

Lo studente dovrà acquisire 6 cfu al II anno e 6 cfu al III anno.

La Segreteria Didattica declina ogni responsabilità dovuta ad errata compilazione

La pagina verrà aggiornata contestualmente alla pubblicazione degli orari.

Per poter acquisire l’approvazione del laboratorio/seminario è necessario frequentare il 75% delle lezioni previste e sostenere una verifica al termine dell’attività. La tipologia della verifica (presentazione di una relazione, esercitazione in aula, colloquio orale ecc.) è definita dal Docente, d’intesa con un Docente strutturato di riferimento del Consiglio del Corso in Storia e storie del mondo contemporaneo.
Gli studenti inseriranno in piano studi i laboratori a cui sono interessati in modo da poter verbalizzare gli esiti da parte del docente.

I semestre
Laboratori/Seminari 2 cfu – 16 ore

Il laboratorio si propone di approfondire le questioni salienti e le pratiche dell’analisi del film e della critica cinematografica contemporanea; in particolare: le diverse problematiche derivate dalla tipologia di mezzo e di diffusione dell’attività critica, il rapporto con il lettore/spettatore, i confini tra analisi del testo filmico, collocamento all’interno di un frame socio-culturale e gusto e valutazione estetica.

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Il laboratorio si propone di analizzare le principali caratteristiche dei festival cinematografici, nazionali e internazionali, attraverso l’individuazione di alcuni parametri quali: tipologia, offerta culturale (programma), significatività entro il circuito festivaliero, organizzazione, comunicazione, sostenibilità e relazione con il territorio. Al termine del laboratorio lo studente sarà capace di analizzare criticamente un festival cinematografico e di cimentarsi nella proposta di un’idea progettuale originale.

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Il laboratorio offre un percorso formativo e partecipativo incentrato sullo studio dei “luoghi della memoria” ovvero tutti gli spazi relazionali, sia fisici che simbolici, che sono creati per legittimare una particolare rappresentazione storica nella società (archivi, anniversari, musei, monumenti, commemorazioni) e svolgono un ruolo fondamentale nella definizione delle identità dei gruppi sociali. I luoghi della memoria sono veri e propri media che promuovono un uso pubblico della storia e funzionano come agenti di storia, promuovendo una lettura del passato alternativa e/o polemica rispetto al senso comune storico e storiografico diffuso e consolidato.

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Il Laboratorio si propone di attualizzare il mestiere del giornalista e la sua percezione. Mai come oggi, infatti, appare evidente l'esigenza di marcare il passaggio cruciale tra un tradizionale concetto di cronista e un moderno approccio multidisciplinare, in grado di affiancare alle imprescindibili caratteristiche del giornalista (fiuto per la notizia, abilità relazionale, capacità di sintesi, propensione alla scrittura...) abilità tecniche (realizzazione delle riprese, utilizzo consapevole di cellulari e tablet, montaggio digitale, dimestichezza coi social, ecc...).

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L’atteggiamento dello studente nei confronti della stesura della tesi di laurea è generalmente compreso in una gamma che va dal terrore alla sottovalutazione. Questo laboratorio intende contribuire a far superare questo frequente impasse mostrando come essa sia non solo il naturale esito della ricerca, ma addirittura parte integrante. Parlare di tesi di laurea significa quindi percorrere quelle che possono essere considerate le tappe fondamentali della ricerca, vale a dire la sua metodologia in senso lato. Nessuna ricetta magica, ma un invito ad una maggiore consapevolezza, con una particolare attenzione alle peculiarità della ricerca storica, vale a dire le fonti e la narrazione.

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Il laboratorio, articolato in una parte teorica e una pratica strettamente ha come obiettivo lo sviluppo e il consolidamento delle competenze di lettura, interpretazione e critica del testo scritto.

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II semestre
Laboratori/Seminari 2 cfu – 16 ore

Il laboratorio si propone di approfondire le principali tecniche qualitative utilizzate dall’industria dei media per l’analisi del rapporto del pubblico con l’offerta, in tutte le fasi del processo (dall’idea alle valutazioni post).

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Finalità principale del laboratorio è lo sviluppo di un senso critico nell’approccio all’immagine fotografica, sia in termini di fruizione attiva, sia in termini di produzione consapevole. Tale finalità viene perseguita attraverso la promozione dell’espressione individuale e del confronto col gruppo. Il laboratorio ha quindi lo scopo di fornire le basi teoriche e pratiche per realizzare il racconto fotografico: dall’ideazione del progetto alla creazione del racconto, dallo scatto fotografico all’editing delle immagini funzionali, alla stampa. Allo stesso tempo, fornirà gli strumenti che consentiranno una lettura critica e analitica delle immagini.

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Ciò che ci si propone di fare in questo laboratorio è proprio di studiare una serie di episodi del passato recente, svoltisi fra il 1982 ed il 1984, sulla base dei documenti (fonti) pervenutici, sia quelli già analizzati sia quelli ancora inediti. Perché l’AIDS? In questi ultimi anni di pandemia il paragone con il COVID-19 a livello dell’impatto sulla società, sulla ricerca scientifica, sull’industria farmaceutica, sui sistemi sanitari sarebbe interessante, non foss’altro per la vicinanza temporale. Focalizzarsi sulla scoperta dell’agente infettivo dell’AIDS attraverso i documenti di archivio, le testimonianze, la corrispondenza personale, le pubblicazioni scientifiche, interviste e dichiarazioni pubbliche significa studiare la ricerca scientifica (in particolare biomedica) nel suo farsi, al di là degli stereotipi e delle idealizzazioni.

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Il laboratorio si propone di fornire gli strumenti per realizzare un servizio televisivo. Con un approccio vicino al metodo di ricerca storico, si analizzano la grammatica e la sintassi di un racconto per immagini che, solitamente, deve racchiudere in due minuti informazioni, dati, commenti, senza tralasciare la possibilità di una fruizione appagante da parte del telespettatore. Un differente metodo di ricerca e di scrittura perché, ad esse, si affianca la potenza – e le potenzialità, in tutte le varie declinazioni – delle immagini e del sonoro.

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Il laboratorio offre un percorso formativo e partecipativo incentrato sulla teoria e sulla pratica del “paesaggio” come immagine del territorio e come media capace di narrare e tramandare, di epoca in epoca, il genere di vita delle società ivi istallate, che plasmano l’ambiente in cui vivono secondo le proprie esigenze e le proprie tecnologie, e fatalmente vengono a loro volta influenzate di rimando dallo spazio in cui vivono e che loro stesse contribuiscono a produrre e riprodurre.

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Lo scopo del laboratorio è di familiarizzare gli studenti all’uso delle fonti visive o iconografiche come importante contributo al lavoro di ricerca storica. In quest’ottica, su un arco cronologico che si estende dalla rivoluzione Francese al boom economico e alle crisi politiche e sociali degli anni ’60, saranno prese in esame rappresentazioni di alcuni momenti salienti dell’età contemporanea.

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Il laboratorio si propone di analizzare il concetto di risentimento e alla sua rilevanza sociale, culturale e politica nell’era contemporanea, con particolare attenzione rivolta alle sue manifestazioni audiovisive (film, serie tv) nel contesto americano. Al termine del laboratorio i partecipanti saranno chiamati a dimostrare di aver compreso il concetto teorico e di essere in grado di rilevarlo e analizzarlo in altri testi audiovisivi oltre quelli presentati a lezione.

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Altri progetti

Modulo A      Stato e Antistato–docente prof.ssa Ilaria Meli (13 ore) 
Modulo B      Mafia e Sanità (13 ore) 
Modulo C      Il ruolo delle donne nella criminalità organizzata (13 ore) 

Modulo 1       Mafia tra storia, politica e cultura (24 ore) 
Modulo 2       La rieducazione alla legalità in carcere: ergastolo ostativo, art. 41 bis ord. penit. e libertà religiosa (11 ore) 
Modulo 3       Il procedimento amministrativo davanti all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (12 ore) 
Modulo 4       Etica, libertà e beni comuni: le dimensioni etiche dell’agire economico per la rigenerazione socio-culturale ed economica (13 ore) 
Modulo 5      I complessi intrecci tra diritto e cronaca (12 ore) 

A fronte del Regolamento didattico del CdS in Storia e storie del mondo contemporaneo agli studenti potranno essere riconosciuti 4 o 6 CFU (rispettivamente 4 CFU per un minimo di 32 ore; 6 CFU per minimo di 48 ore) nella voce Ulteriori attività formative 

I Laboratori del Progetto Mechrì saranno attivati anche per l'a.a. 23/24, non rientrano nel sondaggio e sarà sufficiente inserirli in piano studi durante la finestra di compilazione ottobre-dicembre.
Sono previsti laboratori da 2, 4 e 6 cfu.

Il tema «Politiche del sapere» si riferisce sia agli aspetti critici che emergono nel dibattito su metodologia e didattica nelle scuole di ogni ordine e grado, sia al potenziale che oggi si esprime in pratiche di conoscenza collettiva, a fianco o attraverso le istituzioni formative consolidate, all’incrocio tra sperimentazione e tradizione. Al fondo di tali pratiche si muovono diverse proiezioni e progetti di umanità, diverse concezioni del lavoro nel sapere e della sua funzione pubblica. Affrontando tali questioni da diversi punti di vista, in un’ottica transdisciplinare, i seminari di Mechrí favoriranno lo scambio fra esperienze professionali, ambiti di ricerca e linguaggi che di solito non interagiscono e non comunicano fra loro: le arti e le scienze, le lettere e i saperi sperimentali, la tecnica e il sapere filosofico.

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