La legge prevede alcune eccezioni alla tutela del diritto dell’autore, permettendo, in alcuni case ben specificati, la riproduzione dell’opera tramite fotocopia, xerocopia o sistemi analoghi. L’autore deve essere tuttavia compensato dal punto di vista economico.
Fotocopiare in biblioteca
Diritti e limitazioni sono definiti all’Art. 68 della L. 633/1941 e sue modificazioni.
Le fotocopie di opere cartacee, in biblioteca, sono permesse, con i seguenti limiti:
- le copie devono essere fatte per uso personale
- non si può riprodurre più del 15% di un’opera a stampa
- nelle biblioteche non si possono riprodurre opere che non appartengano al patrimonio della biblioteca.
Le opere fuori dai cataloghi editoriali e rare, in quanto di difficile reperibilità sul mercato, si possono riprodurre interamente, ma solo per uso personale.
Un possibile strumento per identificarle è il database europeo delle Opere Orfane.
La tesi di laurea è un documento amministrativo, ma anche un’opera oggetto di tutela.
La tesi di laurea, come documento amministrativo, deve essere originale ed è ancora vigente la L. 475/1925 che colpisce severamente chi presenti all’esame un’opera scritta da un altro soggetto o un’opera plagiata.
Poiché una tesi è un’opera dell’ingegno, lo studente o il dottorando che ne sono autori ne detengono in modo esclusivo i diritti morali e patrimoniali. Relatore/i e correlatore/i non sono da considerare coautori.
Qualora il percorso di tesi rientri in una ricerca finanziata, è essenziale informarsi su eventuali clausole contrattuali che possano limitare la libertà di utilizzo e comunicazione dei risultati del lavoro.
La guida allegata approfondisce temi specifici: embargo, tesi brevettabili, plagio, utilizzazione di materiali sotto tutela.