Numeri significativi: iscritti, docenti, personale, laureati
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Rettorato Varese

L’Università degli Studi dell’Insubria è un ateneo statale di medie dimensioni, nato il 14 luglio 1998 con sede a Varese, Como e Busto Arsizio. L’offerta formativa spazia nelle aree giuridico-economica, sanitaria, sportiva, delle scienze umane e sociali, scientifico-tecnologica ed è ripartita in otto dipartimenti, a cui i singoli professori afferiscono in base alla loro linea di ricerca. 

I corsi di laurea triennale sono 24, tre i corsi di laurea magistrale a ciclo unico, 16 le lauree magistrali di cui otto con doppio titolo. Inoltre, ci sono otto corsi di dottorato di ricerca, 20 scuole di specializzazione in area medica e odontoiatrica e una decina di master all’anno. 

Dalle origini sono stati proclamati 37.147 dottori, con una crescita costante: nel 2023 sono stati 2265 i laureati, il risultato più alto di 23 anni. Lavorano per l’ateneo 832 persone: 121 professori ordinari, 206 associati, 127 ricercatori, 378 tecnici e amministrativi e 4 dirigenti. 

La popolazione studentesca conta 11.508 iscritti, la cui provenienza è così ripartita: il 45,6% è di Varese, il 22,4% di Como, il restante 31,9% arriva da Lombardia, resto d’Italia e estero. 

Negli anni è cresciuta l’attrattività dell’Insubria: sono quasi 500 gli studenti con cittadinanza estera, di cui 82 comunitari e 365 non comunitari, questi ultimi prevalentemente provenienti da Albania, Egitto, Marocco, Perù, Svizzera e Ucraina; e sono 1541 gli studenti residenti nella provincia di Milano.

Per quanto riguarda il programma Erasmus: l’Insubria, che incentiva la mobilità con aiuti economici che sono tra i più alti in Italia, ospita oggi 190 studenti provenienti dall’estero, mentre sono 298 gli studenti dell’ateneo che hanno aderito ai bandi Erasmus+ Studio e Traineeship e Double Degree. Quest’anno il programma Erasmus+ offre 1293 posti in 276 università di 28 paesi del Vecchio Continente.

Una storia iniziata ufficialmente il 14 luglio 1998

L’Università degli Studi dell’Insubria nasce ufficialmente il 14 luglio 1998 con sede a Varese e Como, ma la storia inizia qualche anno prima. Il 15 gennaio del 1973 esordiscono a Varese corsi pareggiati del secondo triennio di Medicina e Chirurgia gemmati dall’Università di Pavia e ospitati in un locale al piano seminterrato dell’ospedale di Circolo.

È del 1987 lo studio di fattibilità della proposta di un polo universitario nella Lombardia Settentrionale voluto dalle camere di commercio di Como, Sondrio, Varese, mentre il 29 febbraio 1988 i rettori delle università lombarde si esprimono in maniera favorevole per nuovi insediamenti universitari a Varese e Como che nascano per gemmazione dagli atenei milanese e pavese.

Tra il 1986 e il 1994 nascono ufficialmente: a Varese le Facoltà di Medicina e di Economia e commercio, entrambe gemmate da Pavia, e Scienze biologiche gemmata da Milano; a Como prendono avvio Fisica, Chimica e poi Giurisprudenza, tutte gemmate da Milano, e il primo corso di Informatica gestionale con il Politecnico di Milano.

Nel febbraio 1997, l’osservatorio per la valutazione del sistema universitario considera la possibilità di creare una "università bipolare" concedendo autonomia ai corsi di laurea e alle facoltà di Como e Varese. Nel frattempo, negli anni Novanta la Provincia di Varese mette a disposizione l’ex collegio Sant’Ambrogio, in centro città, perché diventi la sede del rettorato, mentre tra l’Ospedale di Circolo e Bizzozero prende forma la cittadella degli studi oggi arricchita da un campus.

Il 14 febbraio 1998, il Ministero dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica emana il decreto per l’istituzione dell’Università degli Studi dell’Insubria (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 30 luglio 1998), con sedi in Como e Varese, con un accordo di programma sottoscritto dal ministro Luigi Berlinguer con l’Università degli Studi di Milano e di Pavia, Regione Lombardia, Province, Comuni e Camere di Commercio di Varese e Como.

Il 23 novembre 1998 a Villa Ponti, Varese, viene inaugurato il primo anno accademico della nuova università, alla presenza dei rettori di Milano e di Pavia e del sottosegretario Guerzoni. La nuova università parte con 8.000 studenti, 45 professori ordinari, 71 professori associati, 65 ricercatori 65, 14 corsi di laurea e diplomi e 24 scuole di specializzazione. 

Tra gli ospiti più illustri accolti dall’Insubria nella sua storia ci sono due presidenti della Repubblica: Sergio Mattarella il 15 novembre 2022 per l’inaugurazione del 25esimo anno accademico, Giorgio Napolitano il 21 marzo 2011 per le celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia. E c’è un Premio Nobel: Dario Fo, che il 17 giugno 2015 si commuove ricordando che Franca Rame, sua compagna di vita e di lavoro, aveva frequentato da giovane il Collegio Sant’Ambrogio, divenuta la sede del rettorato che accoglieva la sua lectio magistralis. 

Il 19 maggio 2022 l'Insubria festeggia i suoi 25 anni di vita al Teatro di Varese offrendo alla comunità accademica e alla cittadinanza lo spettacolo «Pierino, Elio e il lupo», con l'estroso protagonista di Elio e le Storie Tese.

Il sigillo: due corsi d'acqua confluenti
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foto di

Realizzato da Paul Scharff, il sigillo dell’ateneo è la stilizzazione di due corsi d’acqua confluenti, dai quali prende vita il fiume centrale che taglia e unisce le due aree lacustri e fertilizza la terra circostante; il colore verde su sfondo bianco richiama la ricca vegetazione del territorio insubre. 

L’idea deriva da due reperti archeologici con motivo meandrospirale: una pintadera, una sorta di timbro usato a scopo rituale, proveniente dall’Isolino Virginia, sul lago di Varese, e una presa con volto umano rinvenuta a Montano Lucino, in provincia di Como.

La rettrice Maria Pierro
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Maria Pierro

Maria Pierro, 60 anni, è una giurista. Dal 2018 è stata direttrice del Dipartimento di Economia, che ha ottenuto la qualifica ministeriale di Dipartimento di Eccellenza per il quinquennio 2023/2027. È stata componente del Senato accademico e delegata del rettore per le attività inerenti alle Relazioni sindacali e per la contrattazione collettiva integrativa del personale tecnico e amministrativo. Laureata con lode in Giurisprudenza a Pavia, con un PhD in Diritto tributario, è di ruolo all’Insubria dal 2002, dal 2017 come professore ordinario. Avvocato dal 1995, dal 2005 è iscritta nella sezione speciale dell’Ordine degli Avvocati di Como, e dal 2020 è anche giudice tributario alla Corte di Giustizia tributaria di primo grado di Torino. Ha scritto due monografie e molte pubblicazioni scientifiche, è condirettore di due riviste scientifiche e direttore della collana di monografie di Diritto tributario contemporaneo di Giuffré. 

Tre magnifici rettori
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Ritratti rettori

Renzo Dionigi, magnifico rettore dal 1998 al 2012: medico chirurgo e storico, professore emerito di chirurgia generale dal 2013; la sua attività di ricerca è stata incentrata sull’immunobiologia chirurgica.

Alberto Coen Porisini, magnifico rettore dal 2012 al 2018: ingegnere elettronico dell’informazione e dei sistemi. 

Angelo Tagliabue, magnifico rettore dal 2018 al 2024: medico chirurgo specializzato in Malattie odontostomatologiche.

(Nella fotografia, particolari dei tre ritratti dei rettori realizzati dall’artista Luca Del Baldo e installati nella galleria del rettorato, a Varese, il 22 novembre 2023)

La Fondazione Università dell'Insubria
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Villa, alberi, case in distanza, colline, nuvole

Nel giugno 2023, durante il 25esimo anno di vita dell’ateneo, è nata la Fondazione Università dell’Insubria (Fui), ente costituito per intercettare le mutevoli esigenze della società. 

La Fui è una nuova risorsa che si pone come punto d’incontro tra università e società, un’opportunità per realizzare il trasferimento di conoscenza a doppio senso tra il mondo accademico e la realtà produttiva, con particolare attenzione al terzo settore. La sede è a Villa Toeplitz, Varese. Ne è direttore generale il professor Daniele Cassani, presidente Angelo Tagliabue.

Le inaugurazioni dell’anno accademico  
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Sergio Mattarella

La giornata di inaugurazione dell’anno accademico è una delle principali occasioni di confronto tra docenti, studenti, personale tecnico-amministrativo e territorio, durante la quale vengono conferite le lauree honoris causa e l’onorificenza della Rosa Commacina, il massimo riconoscimento dell’ateneo ispirata a un fregio marmoreo della cattedrale di Como.

Il 15 novembre 2022 la cerimonia per il 25esimo anno accademico dell’ateneo, a Varese, è stata onorata dalla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; tra le autorità e le istituzioni del territorio anche la ministra dell’Università e della ricerca Annamaria Bernini e il governatore di Regione Lombardia Attilio Fontana.

Tra i ministri dell’università e dell’istruzione che hanno partecipato alle inaugurazioni dell’anno accademico: il senatore Ortensio Zecchino nel 2001, Letizia Moratti nel 2002 e nel 2004. 

L’inaugurazione del 24 marzo 2003 si è tenuta al Teatro Sociale di Como con un concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Gianandrea Noseda. 

Undici lauree honoris causa
  • Uto Ughi, 12 marzo 2002, Varese
    Laurea Honoris Causa in Scienze della Comunicazione
  • Mario Monti, 29 marzo 2004, Varese
    Laurea Honoris Causa in Giurisprudenza
  • Walter Bonatti, 21 marzo 2005, Como
    Laurea Honoris Causa in Scienze Ambientali
  • Joaquìn Navarro-Valls, 27 marzo 2006, Varese
    Laurea Honoris Causa in Scienze della Comunicazione
  • Robert C. Gallo, 20 maggio 2006, Varese
    Laurea Honoris Causa in Medicina e Chirurgia
  • Michele Parrinello, 26 marzo 2007, Como
    Laurea Honoris Causa in Chimica Industriale
  • Niles Eldredge, 25 ottobre 2007, Varese
    Laurea Honoris Causa in Scienze Biologiche
  • Alfredo Ambrosetti, 14 luglio 2008, Varese
    Laurea Honoris Causa in Economia e Commercio
  • Cornelio Sommaruga, 15 luglio 2008, Como
    Laurea Honoris Causa in Giurisprudenza (in occasione della cerimonia per il decennale dell’Università dell’Insubria)
  • Evandro Agazzi, 21 settembre 2012, Varese
    Laurea Honoris Causa in Scienze e Tecniche della Comunicazione
  • Gerardino (detto Gerardo) Severino,15 novembre 2019, Varese
    Laurea Honoris Causa in Scienze e Tecniche della Comunicazione
La Rosa Commacina
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Rosa Commacina
  • Giulio Lanzavecchia, docente ateneo
    Varese, 18 gennaio 2000
  • Monsignor Alessandro Maggiolini, Vescovo di Como
    Como, 30 gennaio 2001
  • Letizia Moratti, ministra dell’Istruzione dell’università e della ricerca
    Varese, 12 marzo 2002
  • Antonio Spallino, presidente del Centro di cultura scientifica «Alessandro Volta»
    Como, 24 marzo 2003 
  • Alfredo Ambrosetti, economista e fondatore di «The European House – Ambrosetti S.p.A.»
    Varese, 29 marzo 2004
  • Carla Porta Musa, scrittrice
    Como, 21 marzo 2005
  • Giovanni Sala, presidente associazione «Amici dell’Università»
    Varese, 27 marzo 2006
  • Jean Marc Droulers, amministratore delegato Villa d’Este
    Como, 26 marzo 2007
  • Giovanni Valcavi, fondatore «Fondazione Avvocato Giovanni Valcavi
    Varese, 29 aprile 2008
  • Giovanni Clerici, tennista, giornalista e scrittore
    Como, 30 marzo 2009
  • Ferruccio Zuccaro, componente associazione «Amici dell’Università»
    Varese, 22 marzo 2010
  • Francesco Profumo, ministro dell’Istruzione dell’università e della ricerca
    Varese, 18 ottobre 2012 (inaugurazione collegio universitario Carlo Cattaneo)
  • Giacomo Castiglioni, imprenditore e presidente di Univercomo
    Como, 25 novembre 2013
  • Nunzia Ronchi, presidente associazione Amici dell’Università
    Varese, 24 novembre 2014
  • Graziano Brenna, imprenditore e componente Consulta Ateneo-Territorio
    Como, 20 febbraio 2017
  • Marco Reggiori, membro esterno del Consiglio di amministrazione - sede di Varese
    Varese, 19 febbraio 2018
  • Angelomaria Palma, membro esterno del Consiglio di amministrazione - sede di Como
    Varese, 19 febbraio 2018
  • Marco Ascoli, presidente Fondazione Giacomo Ascoli
    Varese, 15 novembre 2019
  • Sonia Bianchi, presidente del Banco di Solidarietà di Como
    Como, 15 dicembre 2023
  • Enrico Fossati, presidente della Piccola Casa Federico Ozanam
    Como, 15 dicembre 2023
Le sedi dell’ateneo: Varese, Como, Busto Arsizio
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Sedi Insubria

L’Università degli Studi dell’Insubria è radicata in un territorio che comprende due province: le attività amministrative, didattiche e di ricerca si svolgono nelle sedi di Varese (che è anche sede legale dell’ateneo), Como e Busto Arsizio.

Il polo di Varese si divide tra il rettorato di via Ravasi 2, affacciato sulla centrale piazza Repubblica, e il campus di Bizzozero, ubicato nell’omonimo quartiere alla periferia est della città. 

Il campus si compone di alcuni padiglioni didattici (Seppilli, Antonini, Bassani, Crt, Morselli); del collegio universitario Carlo Cattaneo; del PalaInsubria che ospita il Cus, Centro sportivo universitario; delle sedi di via Dunant e Monte Generoso; di una struttura adibita a servizio di ristorazione, di una libreria universitaria e di diversi laboratori di ricerca. Sempre a Varese, alcuni insegnamenti e centri di ricerca si trovano a Villa Toeplitz, alle pendici del Sacro Monte.

Il polo di Como è costituito dal campus scientifico-tecnologico (edificio Castelnuovo, Cubo e Torre Valleggio) e dal campus umanistico che comprende il Chiostro di Sant’Abbondio e l’edificio Oriani.

A Busto Arsizio l’Insubria è presente con aule e laboratori scientifici nel polo didattico Molini Marzoli e Villa Manara.

Il principale ospedale universitario è l’Ospedale di Circolo e Fondazione Macchi di Varese, mentre l’azienda ospedaliera Sant’Anna afferisce alla sede di Como.

L’università accoglie al suo interno 4 biblioteche, 2 collegi e 2 impianti sportivi. 

I posti letto gestiti direttamente dall’ateneo sono: a Varese i 65 posti del City Hotel e i 96 del Collegio Cattaneo, in attesa del Campus Diffuso di Biumo, dove sarà realizzato uno studentato con 70 posto letto; a Como i 34 posti del Santa Teresa ampliano l’offerta della Presentazione, dove sono disponibili per l’Insubria 32 posti. 

Gli otto dipartimenti e la Scuola di medicina
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Dipartimenti
  • Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita  – Dbsv (direttrice Flavia Marinelli): 
    nato nel 2011 con l’idea di unire le scienze biologiche, le biotecnologie e la medicina in un unico ambiente di ricerca.
     
  • Dipartimento di Diritto economia e culture – Didec (direttrice Francesca Ruggieri): 
    nato nel 2011 e oggi racchiude al suo interno competenze proprie delle scienze giuridiche ed economiche, con un’attenzione alle scienze storiche, linguistiche e sociologiche.
          
  • Dipartimento di Economia – Dieco (direttore Andrea Uselli):
    offre corsi di laurea in ambito economico-manageriale e da una decina di anni ha avviato un importante processo di internazionalizzazione; dal 2023 al 2027 è tra i 180 Dipartimenti di eccellenza selezionati dal Ministero dell’Università e della ricerca e finanziati con un fondo complessivo di 271 milioni di euro annui.
     
  • Dipartimento di Medicina e chirurgia – Dmc (direttrice Luigina Guasti):
    è il dipartimento di riferimento dell’ateneo per l’area delle Scienze Mediche. L’offerta formativa si sviluppa in ambito medico sanitario e sportivo e l’attività di ricerca si focalizza sulla salvaguardia della salute degli individui; 
     
  • Dipartimento di Medicina e innovazione tecnologica – Dimit (direttore Giulio Carcano):
    nasce nel 2023 con l’intento di unire le potenzialità scientifiche dei singoli gruppi di ricerca di area biomedica e clinica e di interagire con altri settori scientifico-disciplinari dell’ateneo.
     
  • Dipartimento di Scienza e alta tecnologia – Disat (direttrice Michela Prest):
    nasce nel 2011 dalla fusione di tre dipartimenti (Fisica e matematica, Scienze chimiche e ambientali, e Ambiente salute e sicurezza) con l’intento di fondere la ricerca di base con la ricerca applicata.
     
  • Dipartimento di Scienze teoriche e applicate – Dista (direttore Alberto Coen Porisini): 
    nasce con l’intento di superare la tradizionale e obsoleta rigida divisione tra i saperi scientifici e umanistici attraverso la valorizzazione delle interazioni tra le diverse aree ambientali, informatiche e umanistiche.
     
  • Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio – Disuit (direttrice Paola Biavaschi): 
    nasce nel 2019 con l’obiettivo di far dialogare in un’ottica interdisciplinare gli studi umanistici e le scienze sociali per valorizzare e studiare il territorio considerato nella sua complessità storica, linguistica, culturale e ambientale.
     
  • La Scuola di Medicina (presidente Alberto Passi): 
    è un organo interdipartimentale per il coordinamento nella gestione della didattica di tutti i corsi di studio dell’area medica. 
L’Insubria nei ranking internazionali
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World University Rankings 2022

Punto di forza dell’Università dell’Insubria è l’inserimento occupazionale dei suoi laureati, come testimoniato nel XXV Rapporto Almalaurea presentato nel giugno 2023: a un anno dal conseguimento del titolo, l’86% dei dottori triennali non iscritti a un corso di secondo livello ha un lavoro, con un distacco significativo sulla media nazionale del 75,4%, e sulla media lombarda che è del 81,4%, e con una retribuzione di 1.416 euro mensili, maggiore della media italiana di 1.332 euro. Molto elevato anche il tasso di occupazione dei laureati magistrali: a un anno dal titolo è dell’84,3%, con uno stacco netto sulla media nazionale del 77,1% e una retribuzione di 1.473 euro; a cinque anni dal titolo è del 92,3%. 

Nel nuovo World University Rankings 2024 della prestigiosa rivista britannica Times Higher Education, pubblicato a settembre 2023, l’Insubria si posiziona nel gruppo 601-800, affermandosi tra oltre 1904 università provenienti da 108 paesi diversi. Di particolare importanza è il miglioramento continuo dell’Insubria per la Qualità della Ricerca, dove l’ateneo si piazza al 313° posto nella classifica mondiale, con un punteggio notevolmente superiore alla media globale (85,6 contro 52,4) nell’indicatore dell’impatto delle citazioni scientifiche.

Nel World University Rankings pubblicato dal Cwur nel maggio 2023, l’unica graduatoria accademica delle università mondiali che non si basa su sondaggi e dati universitari, l’ateneo di Varese e Como si posiziona al 45esimo posto tra le 66 università italiane menzionate ed è 844esimo nella lista Global 2000, che comprende le migliori tra le 20.531 istituzioni prese in esame; l’Insubria è nel top 4,4 per cento, con un punteggio totale di 71.1.

A dicembre 2023 l’Insubria ha debutta nella seconda edizione del QS World University Rankings Sustainability, che valuta l’impatto sociale e ambientale delle università: buoni risultati per gli indicatori di salute e benessere (posizione 455), uguaglianza (posizione 519) e ricerca ambientale (posizione 536). Nel complesso l’ateneo si è classificato nel range 751-760 su 1403 realtà di 95 paesi. A livello europeo, si è collocato al 303esimo posto, mentre in ambito nazionale ha raggiunto la 31esima posizione su 48 atenei italiani classificati.

Nella classifica del Censis pubblicata a luglio 2023, l’Università dell’Insubria mantiene alte le sue performance: con 83,2 punti è undicesima in Italia nel gruppo degli atenei medi, prima in Lombardia per l’internazionalizzazione, seconda per comunicazione e sistemi digitali, terza per occupabilità. Sempre tra i dati regionali, Giurisprudenza è in cima alla classifica delle lauree magistrali a ciclo unico, mentre tra le triennali Informatica è seconda e Scienze della comunicazione è terza. 

Lo studente al centro del mondo universitario
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studentesse graduation

L’Insubria è particolarmente attenta al benessere dello studente, che è al centro del mondo universitario. Gli uffici dell’Orientamento, Servizi integrati per gli studenti e le Segreterie studenti sono a disposizione per colloqui informativi per accogliere, ascoltare, consigliare e aiutare le future matricole.

Sono attivi i programmi per gli studenti con disabilità e Dsa, lo sportello di counselling psicologico, e in particolare i tutor informativi per aiutare le future matricole a muovere i loro primi passi in ateneo. A settembre è proposto il Progetto Welcome lab, un laboratorio dedicato all’integrazione dei futuri studenti nel contesto universitario, alla conoscenza di sé, alla promozione del successo formativo e alla gestione dell’ansia e delle emozioni.

Anche dal punto di vista dei contributi economici l’ateneo offre molte possibilità: il bando per il Diritto allo studio universitario prevede l’erogazione di borse di studio con fondi regionali, il servizio di ristorazione e la possibilità di richiedere posti alloggio a tariffa agevolata; l’Insubria integra con fondi propri per assicurare la borsa di studio a tutti gli studenti che ne hanno diritto. 

L’Università dell’Insubria favorisce inoltre la partecipazione ai corsi universitari di atleti impegnati nella preparazione tecnico-agonistica di alto livello e sostiene la partecipazione ad attività sportive agonistiche da parte di studenti universitari. I College sportivi universitari attivi, istituiti sulla base di convenzioni sottoscritte con le federazioni sono: Atletica leggera (mezzofondo), Canottaggio, Tiro con l’arco, Prove nordiche (sci alpinismo), Triathlon.

I corsi di laurea triennali e magistrali
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Open Day 2023 - lauree magistrali

Le lauree triennali con sede a Varese: 

  • Economia e management dell’innovazione e della sostenibilità 
  • Economia e management dell’innovazione e della sostenibilità “Digitale integrato” (erogata in modalità mista, un terzo in presenza e due terzi a distanza per chi ha problemi di frequenza)
  • Biotecnologie
  • Scienze biologiche
  • Scienze dell’ambiente e della natura
  • Informatica
  • Ingegneria per la sicurezza del lavoro e dell’ambiente
  • Scienze motorie
  • Scienze della comunicazione
  • Storia e storie del mondo contemporaneo

Le lauree triennali con sede a Como: 

  • Chimica e chimica industriale
  • Fisica
  • Matematica
  • Scienze della mediazione interlinguistica e interculturale
  • Scienze del turismo

Le lauree triennali nelle professioni sanitarie:

  • Infermieristica nelle tre sedi di Varese, Como e Busto Arsizio
  • Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro a Como
  • A Varese: Ostetricia, Educazione professionale, Fisioterapia, Igiene dentale, Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, Tecniche di laboratorio biomedico, Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia

Tre i corsi di laurea magistrali a ciclo unico:

  • Medicina e chirurgia (sei anni, a Varese)
  • Odontoiatria e protesi dentaria (sei anni, a Varese)
  • Giurisprudenza (cinque anni, a Como e Varese)

Quattrodici i corsi di laurea magistrale: 

  • Hospitality for sustenaible tourism development (inglese)
  • Lingue moderne per la comunicazione e cooperazione internazionale
  • Scienze e tecniche della comunicazione
  • Economia, diritto e finanza d’impresa (EDIFI)
  • Global entrepreneurship economics and management (GEEM, inglese)
  • Biologia e sostenibilità
  • Biomedical sciences (inglese)ù
  • Biotechnology for the Bio-based and Health Industry (inglese)
  • Chimica
  • Fisica (inglese)
  • Informatica (inglese)
  • Ingegneria ambientale e per la sostenibilità degli ambienti di lavoro
  • Matematica (inglese)
  • Scienze ambientali
  • Scienze delle attività motorie preventive ed adattive
Rassegna stampa e social
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Rassegna stampa e social

Per l’anno 2023 l’Università dell’Insubria è stata citata sui giornali 9533 volte, di cui 602 sulla stampa estera. Sono 1988 gli articoli pubblicati su testate locali (per esempio La Prealpina, La Provincia di Como, Il Giorno) e nazionali (Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Sole 24 Ore). Sul web l’ateneo è comparso in un anno 7414 volte, seguito costantemente dai canali territoriali (Varese News, Malpensa 24, Como Zero, Como City) ma anche da quelli nazionali (Ansa, Adnkronos, Agi, Corriere.it, Fanpage). Sono stati organizzati e realizzati 131 servizi su radio e televisioni locali (Espansione Tv, Rete 55) e nazionali: la Rai ha dato spazio all’ateneo sul Tg3 regionale ma anche sul Tg1, e la Nove ha ospitato una ricercatrice Insubria a in diretta nella trasmissione «Che tempo che fa».

L’Università dell’Insubria è presente sui principali canali social con performance in costante miglioramento. Ad oggi, gennaio 2024, i follower dell’ateneo sono: 16.549 su Facebook (con una copertura di 360.570 nell’anno 2023 e 34.652 visite al profilo), 16.730 su Instagram (con un incremento di 3500 in un anno), 29.354 su Linkedin (incremento di 3200), 2088 su Twitter-X.

Su Instagram si è verificata una copertura di 180.611, con 269.550 visite al profilo, è stato raggiunto il traguardo di 88.000 visualizzazioni per il video «Believe» integrato nella campagna Open Day, 25.000 visualizzazioni con il reel del discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante l’inaugurazione dell’anno accademico, oltre 1000 like ai post dedicati agli studenti.

 

Autore: Laura Balduzzi, addetta stampa Università degli Studi dell'Insubria
Dati aggiornati il 13 novembre 2024