La tossicità economica nel tumore al seno: quando la malattia non è solo biologica. La tavola rotonda scientifico-sociale che ha rotto il silenzio

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Francesca Rovera
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Il 9 aprile, al Rome Convention Center "La Nuvola", si è svolta una tavola rotonda: Come la tossicità economica influenza la qualità della vita nelle donne con tumore al seno, un incontro di grande impatto umano e scientifico organizzato da Donatella Gimigliano, fondatrice di Women for Women against Violence, nell’ambito del decennale dell’iniziativa.

L'evento ha acceso i riflettori su una dimensione troppo spesso trascurata della malattia oncologica: quella economica. In un contesto in cui ogni anno circa 12.000 donne in Italia muoiono a causa del tumore al seno, la discussione si è focalizzata su come la vulnerabilità finanziaria, associata alla diagnosi e al trattamento, possa compromettere in modo significativo la qualità della vita delle pazienti.

Tra gli interventi più significativi, ha riscosso particolare attenzione quello di Francesca Rovera, Presidente della Scuola di medicina dell’Università degli Studi dell’Insubria, che ha portato una riflessione profonda dal punto di vista clinico. La professoressa ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato alla cura:

La neoplasia della mammella è il tumore più diffuso tra le donne, ma non dobbiamo guardare solo alla sopravvivenza. Le pazienti devono essere accompagnate in tutto il percorso, dal pre-operatorio al ritorno alla vita. La personalizzazione della cura, la multidisciplinarietà e il lavoro in rete tra sanitari, istituzioni e terzo settore sono essenziali. Ricordiamoci sempre che il tempo della comunicazione è tempo di cura.

L’incontro, moderato dal direttore di Askanews Gianni Todini, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, del mondo sanitario, accademico e finanziario. Tra i relatori anche Simona Loizzo, parlamentare e relatrice della legge sull’oblio oncologico, Valeria Vittimberga, direttore generale dell’Inps,  Lucio Fortunato, direttore della Breast Unit dell’Ospedale San Giovanni, e Riccardo Graziano, segretario generale dell’Ente Nazionale per il Microcredito.

Numerosi gli spunti emersi: dalla necessità di garantire un accesso più equo ai farmaci e alla ricostruzione mammaria, fino alla richiesta di una maggiore tutela per le libere professioniste malate di tumore. Il dibattito ha toccato anche il tema del lavoro e del microcredito, delle polizze di welfare sanitario e della responsabilità sociale del sistema bancario.

A chiudere l’incontro è stata Donatella Gimigliano, promotrice dell’evento, che ha condiviso con il pubblico la propria testimonianza personale e quella di tante altre donne invisibili, colpite non solo dalla malattia, ma anche dall’assenza di sostegno economico e sociale. Toccante anche il flashmob organizzato dalle associazioni femminili presenti in sala, che hanno sollevato il cartello: “Io non sono un numero”, a sottolineare l’unicità e la dignità di ogni storia.

La tavola rotonda ha rappresentato un momento di consapevolezza e di impegno civile, un’occasione per ribadire la necessità di un sistema di cura capace di riconoscere e affrontare anche le diseguaglianze economiche che spesso accompagnano la malattia. Un messaggio che la professoressa Rovera ha contribuito a rafforzare con competenza e sensibilità, riaffermando il ruolo imprescindibile dell’Università nella costruzione di una sanità più giusta, inclusiva e attenta alla persona.

Data ultimo aggiornamento: 11 Aprile 2025