
Si è svolto sabato 29 marzo con grande partecipazione e coinvolgimento il convegno «Fentanyl e droghe sintetiche: strategie di prevenzione e di intervento», organizzato nell’ambito della sesta edizione di EcoRun Varese – Sport e benessere e ospitato nella sala convegni della Provincia di Varese.
L’iniziativa è stata promossa dall'Università dell’Insubria in collaborazione con l'Isis Newton di Varese, l’associazione La Varese Nascosta, con il supporto della Polizia di Stato della Questura di Varese e ha rappresentato un momento di straordinario valore formativo e civile. Il convegno ha aperto un confronto franco, scientifico e multidisciplinare su un fenomeno che preoccupa profondamente il mondo educativo, sanitario e istituzionale: la diffusione incontrollata delle droghe sintetiche, in particolare del Fentanyl.
L’incontro si è aperto con i saluti delle istituzioni presenti: il dirigente scolastico dell’Isis Newton Daniele Marzagalli ha sottolineato il ruolo attivo e responsabile della scuola nella promozione della cittadinanza e della salute, evidenziando come eventi di questo tipo contribuiscano a formare studenti consapevoli e capaci di affrontare le sfide sociali contemporanee. Il presidente di EcoRun Varese Giuseppe Micalizzi ha rimarcato come il benessere non possa prescindere dalla salute mentale e dalla lotta alle dipendenze, che ostacolano il pieno sviluppo delle potenzialità umane, mentre Il consigliere provinciale Michele Di Toro, delegato ai Grandi eventi, ha portato il saluto dell’amministrazione, lodando l’iniziativa come esempio virtuoso di collaborazione tra enti e territorio.
La professoressa Maria Grazia Garritano, docente di Igiene, anatomia, fisiologia e patologia dell'Isis Newton, ha introdotto i lavori con una riflessione sull’importanza della divulgazione scientifica nella prevenzione, soprattutto tra i giovani, mentre la professoressa Maria Pia Fino, docente di Biotecnologie sanitarie, ha moderato l’incontro con competenza e sensibilità, accompagnando il pubblico attraverso i vari interventi.
Uno dei momenti più intensi è stato l’intervento delle classi 5A, 5B e 5C dell’indirizzo Biotecnologie sanitarie, che hanno presentato i risultati del progetto multidisciplinare «La nuova frontiera della dipendenza». Gli studenti hanno analizzato le caratteristiche chimiche e farmacologiche del Fentanyl, i meccanismi d’azione sul sistema nervoso centrale, gli effetti devastanti a livello fisico e psicologico, e le conseguenze sociali dell’abuso di oppioidi sintetici. Hanno partecipato attivamente, sia come relatori che nella stesura dei contenuti: Adi Agolli, Davide Colombo, Emma Brugnera, Gaia Spiantini, Giada Alfieri, Isabella Calizzi, Kevin Morfino, Matteo Amoruso, Mattia Leone, Niko Rozvadovskyy, Samuele Seira e Silvia Cantamesse.
Non si è trattato solo di una lezione “da studenti a studenti”, ma di un vero e proprio contributo scientifico e sociale che dimostra come la scuola possa essere anche laboratorio di cittadinanza attiva.
L’intervento dell’Ispettore Luca Manfredi e dell’assistente Andrea Monaco della squadra mobile della Polizia di Stato di Varese ha offerto una testimonianza preziosa sul fronte operativo con la relazione «Lotta al fentanyl: sfide e strategie delle forze dell’ordine», che ha documentato l’aumento esponenziale dei sequestri, le modalità di diffusione tramite web e social network e l’elevata pericolosità della sostanza, letale anche in dosi minime.
La psicologa Iolanda Santafata, responsabile dello sportello di counseling scolastico dell’Isis Newton, ha approfondito l’impatto psicologico delle droghe sintetiche. La sua analisi ha evidenziato come i vissuti emotivi e relazionali possano favorire l’insorgere di comportamenti di dipendenza, sottolineando l’importanza dell’ascolto, del supporto psicologico e dell’intervento precoce.
Il professor Pietro Pitruzzello, docente di Anatomia umana all'Università dell’Insubria e all'Isis Newton, ha offerto una riflessione finale sul valore educativo dell’esperienza, evidenziando come il progetto degli studenti rappresenti non solo un momento formativo, ma anche un'opportunità di orientamento professionale. Durante la stessa mattinata infatti, le classi quinte hanno partecipato anche all’Open Day dell’Università dell’Insubria.
Il docente ha sottolineato che la conoscenza scientifica è il primo e più efficace antidoto contro ignoranza, disinformazione e dipendenze. Ha invitato educatori, studenti, famiglie e istituzioni a proseguire su questa strada di collaborazione e impegno condiviso.
In chiusura, è intervenuto il Prefetto di Varese Salvatore Pasquariello, portando la voce dello Stato in un momento particolarmente significativo. Con un discorso autorevole e denso di contenuti, ha ringraziato scuole, forze dell’ordine, esperti e, soprattutto, gli studenti, per la maturità dimostrata. Ha definito il Fentanyl e le droghe sintetiche come “una minaccia invisibile e subdola, che colpisce nel silenzio, disgrega famiglie, mette a rischio le vite dei giovani e indebolisce il tessuto sociale”.
Il Prefetto ha inoltre ribadito l’urgenza di una strategia coordinata, permanente e interistituzionale fondata su prevenzione, formazione, vigilanza e intervento: «La battaglia contro le nuove dipendenze non si vince solo con la repressione, ma con l’educazione, l’informazione, la fiducia e la coesione sociale. Oggi questo convegno ha dimostrato che Varese è una comunità che sa rispondere con intelligenza, responsabilità e unità».
Il convegno si è concluso tra lunghi applausi e sentiti ringraziamenti. È stato un momento di alta formazione, riflessione collettiva e speranza concreta. L'Università dell’Insubria, l'Isis Newton, la Polizia di Stato, le istituzioni locali e i tanti studenti e cittadini presenti hanno dimostrato che è possibile affrontare temi complessi con rigore, sensibilità e spirito costruttivo.