Uno sguardo al futuro ad infrarossi: lo studio e monitoraggio dei mammiferi selvatici

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Maria Vittoria Mazzamuto
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Uno sguardo al futuro ad infrarossi: lo studio e monitoraggio dei mammiferi selvatici. È questo il titolo del progetto di Maria Vittoria Mazzamuto, ricercatrice del Dipartimento di Scienze teoriche e applicate, svolto nell’ambito di «Go fot It», e pubblicato in un articolo sull'Integrative Zoology Journal.

Un importante riconoscimento frutto della collaborazione tra l’Università dell’Insubria e l'Università dell'Arizona in cui è stata indagata l'integrazione fenotipica come modello complesso di correlazione tra diversi tratti funzionali e comportamentali, valutando il legame tra l'espressione della personalità animale e la risposta allo stress acuto in termini di variazione di temperatura corporea a seguito dell’attivazione del sistema simpato-adreno-midollare. 
Lo strumento impiegato in questo studio, una termocamera portatile FLIR E8, è stato prodotto dalla compagnia internazionale Teledyne FLIR che progetta, sviluppa e distribuisce tecnologie di rilevamento innovative con sistemi di imaging termico. 

Sulla base della ricerca decennale portata avanti dal Koprowski Conservation Research Lab dell'Università dell'Arizona, come specie target per lo studio è stato individuato lo scoiattolo rosso americano Tamiasciurus hudsonicus, un mammifero diurno arboricolo delle foreste miste di conifere delle White Mountains dell'Arizona. 

Il lavoro si è svolto con la supervisione congiunta del professor John Koprowski, dell'Università dell'Arizona, e del professor Adriano Martinoli, supervisore per l'Università dell’Insubria e responsabile dell’Unità di Analisi e Gestione delle Risorse Ambientali, che è proseguita successivamente al completamento del progetto ed è supportata dall’International Memorandum of Agreement stipulato tra i due atenei già nel 2016. 

«Le analisi condotte non hanno rilevato alcuna relazione tra la personalità e le temperature delle parti del corpo dell'animale prese in esame» - spiega la dottoressa Mazzamuto -. «Le temperature della superficie corporea di questi scoiattoli selvatici sono state predette per lo più dal clima locale, suggerendo che tali dati forniscono informazioni sull'ambiente in cui si trova uno scoiattolo  e meno sullo stato termico del suo nucleo corporeo. Nonostante i vantaggi di un mezzo non invasivo per rilevare e registrare la temperatura degli animali selvatici, la termografia a infrarossi da sola potrebbe quindi non essere sufficiente per rilevare piccole variazioni di temperatura corporea superficiale negli scoiattoli rossi americani. Le applicazioni di questa tecnologia non invasiva nello studio di animali selvatici possono essere numerose e questo strumento verrà sempre più utilizzato per rispondere a nuove domande di ricerca».

Data ultimo aggiornamento: 10 Luglio 2023