Indagine nazionale sul cicloturismo: presentati in anteprima i risultati della seconda edizione condotta dall'Insubria con Fiab, Active Italy e Ciab-Club

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Conoscere meglio le scelte e le opinioni di chi viaggia in bicicletta per ottenere un’offerta cicloturistica di qualità, sostenibile e garantire la possibilità di pedalare in sicurezza. 

Sono questi gli obiettivi della seconda edizione dell’indagine nazionale «Che cicloturista sei? Luoghi, trasporti, sicurezza, abitudini, tendenze, bisogni e aspettative di chi viaggia in bicicletta» condotta tra giugno e settembre 2023, dall’Università degli Studi dell’Insubria, insieme a Federazione Italiana ambiente e bicicletta, Fiab, rete Active Italy e il Club Imprese amiche della bicicletta, Ciab, su un campione di 2500 cicloturisti che hanno risposto online alle domande della ricerca. 

I risultati sono stati presentati in anteprima giovedì 12 ottobre durante la Ttg Travel Experience alla Fiera di Rimini, nell’ambito del convegno «La metamorfosi del cicloturismo: da semplice vacanza in bicicletta a occasione per riallacciare il rapporto con lo spazio naturale».

«L'indagine conferma che il cicloturismo in Italia è un fenomeno economico che si sta arricchendo dopo anni di ricadute positive sulle economie locali e di maggiori opportunità per i turisti in bicicletta, sia nella varietà di scelta dei luoghi, sia nell’offerta di servizi adatti alle vacanze attive» spiega Daniele Crotti, ricercatore in Economia applicata del Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio, Università dell’Insubria, che ha curato e presentato i dati nel corso della fiera.

La survey prende in considerazione le informazioni di quel 70% del campione che durante i propri viaggi in bicicletta passa almeno una notte fuori casa, spesso (28% dei rispondenti-cicloturismo abituale) o raramente (42% del totale-cicloturismo occasionale). Il restante 30% del campione include i soli ciclo-escursionisti. Dall'indagine emerge che le mete preferite si trovano in Italia e che le regioni più gettonate sono quelle settentrionali: Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia.

I cicloturisti abituali inoltre pedalano anche in autunno e inverno (rispettivamente 51% e 19%): circa l’80% di loro preferisce luoghi extra-urbani (collina, campagna, lungo i fiumi), ma il 68% ricerca il piacere della vacanza su due ruote anche nelle città e nelle aree urbane.

Laddove spicca l’importanza della salvaguardia del patrimonio naturale e della promozione di percorsi cicloturistici, risulta cruciale anche la dimensione infrastrutturale e dei servizi a misura di bicicletta, testimoniata dalla rilevanza data sia alla possibilità di caricare le biciclette su treni e bus (circa l’88% lo ritiene molto importante), sia alla manutenzione delle aree esterne ai percorsi (cruciale per circa il 90% dei cicloturisti in generale). Interessante anche il dato che cattura l’estrema importanza data alla qualità dei percorsi ciclabili (95%) e alla presenza di servizi tecnici lungo i percorsi (78%), elemento che fa la differenza al momento della scelta dell'itinerario.

In termini di scelte di alloggio e di servizi connessi alle strutture ricettive, i cicloturisti occasionali risultano decisamente più esigenti degli abituali. Seppur siano fattore comune la scelta elettiva di bed and breakfast (per circa il 70% dei cicloturisti) e la presenza di ricoveri notturni sicuri per la bicicletta (più del 90%), in particolare per i cicloturisti occasionali assumono crescente rilevanza la possibilità di avere pasti energetici e adatti a una vacanza attiva (77%), di poter lavare l’abbigliamento (59%), nonché l’opportunità di avere a disposizione mappe (68%), noleggiare le biciclette (41%) e poter fare escursioni guidate (43%).

In tema di organizzazione della vacanza, mentre il 92% dei cicloturisti abituali si muove prevalentemente in autonomia, fra quelli occasionali appare ancora significativo l’appoggio per il 28% ad associazioni ciclo-ambientaliste - come Fiab- o tour operator (9%). Dati confermati anche dall'esperienza della rete Active Italy, che suggeriscono un auspicabile incremento dello sforzo promozionale da parte delle agenzie nel creare itinerari con luoghi attraenti e a misura di bicicletta.

Indagando invece la combinazione della bicicletta con altri mezzi di trasporto è emerso che i cicloturisti abituali raggiungono le destinazioni utilizzando prevalentemente il treno (71%), che viene usato anche dal 64% per spostarsi fra diverse località della vacanza. Parlando di infrastrutture e servizi, l’88% del campione ritiene inoltre sia molto importante la possibilità di caricare le biciclette su treni e autobus. L'intermodalità è quindi sempre più rilevante nello sviluppo del cicloturismo.

Dall’indagine emerge che circa il 31% dei cicloturisti si sposta con bicicletta elettrica. L’88% degli ‘abituali’ ha comunque fatto regolarmente vacanze in bicicletta anche prima di usare le e-bike, mentre ben il 22% di quelli occasionali si è avvicinato all’esperienza del cicloturismo proprio grazie alle e-bike, che risultano quindi determinanti per una fetta del settore. Secondo gli intervistati l’e-bike consente di intraprendere itinerari con maggiori dislivelli (83%), scegliere percorsi più lunghi (81%), aumentare il numero di viaggi durante l’anno (72%) e garantire un coinvolgimento di un pubblico non più giovanissimo (48%).

▶ Infrastrutture e sicurezza: le parole d’ordine per trasformare in abituali i turisti che si avvicinano occasionalmente al cicloturismo.

«Con questa indagine - dichiara Angelo Fedi, responsabile dell’area cicloturismo di Fiab - abbiamo voluto proporre anche una sezione dedicata alla percezione che hanno i cicloturisti rispetto al tema della sicurezza stradale, aspetto che preoccupa da sempre chi usa la bici come mezzo di trasporto all’interno delle aree urbane, ma ci siamo chiesti quanto in grado di determinare la scelta delle destinazioni per le vacanze in bicicletta?».

Grazie alle domande messe a punto da Jurgena Myftiu, dottoranda in Metodi e modelli per le decisioni economiche del Dipartimento di Economia, Università dell’Insubria, sono stati raccolti preziosi dati che confermano queste preoccupazioni, sia quando si attraversano aree urbane che fuori dai centri abitati. La principale fonte di preoccupazione è legata alla convivenza sulle strade con i veicoli motorizzati, tanto che spesso muovendosi in bici, risulta difficile “evitare” situazioni potenzialmente pericolose. Sono però i cicloturisti occasionali che soffrono maggiormente della scarsa sicurezza stradale, percezione che influenza negativamente le intenzioni di fare cicloturismo (3,5 su una scala 1-5) a tal punto che sono questi i più propensi a rinunciare alla vacanza indirizzando altrove la loro scelta. 

«Ecco quindi - conclude Angelo Fedi - che diventa fondamentale per le amministrazioni pubbliche di tutti i livelli, a partire dal governo centrale, mantenere e aumentare gli investimenti economici destinati alle ciclovie, in primis quelli previsti dal PNRR, per sostenere la crescita del comparto economico legato al cicloturismo».

«Dopo la prima indagine condotta nel 2020, anche in questa seconda survey sul cicloturismo sono emersi chiari segnali di un fenomeno con un forte potenziale di crescita: una forma di turismo che riesce ad abbracciare la mobilità sostenibile e la fruizione dolce del territorio, con un’ulteriore estensione della varietà di luoghi visitati, delle scelte in tema di alloggio, dei trasporti combinati alla bicicletta, ma  anche delle differenti percezioni rispetto alla sicurezza» conclude Elena Maggi, professoressa ordinaria di Economia applicata del Dipartimento di Economia e delegata del rettore per lo Sviluppo sostenibile dell’Università dell’Insubria.

La versione integrale dei risultati della seconda indagine nazionale «Che cicloturista sei? Luoghi, trasporti, sicurezza, abitudini, tendenze, bisogni e aspettative di chi viaggia in bicicletta» può essere scaricata dal seguente link: https://fiabitalia.it/wp-content/uploads/2021/11/TTG-Rimini-2023_FIAB-Insubria_slide.pdf


(Nella foto, Antonio Dalla Venezia, Ciab, Paola Piacentini, Fiab, Monica Malpezzi Price, Active Italy, Daniele Crotti, Università dell’Insubria)

Data ultimo aggiornamento: 16 Ottobre 2023