Giornata nazionale contro i disturbi alimentari: un team dell'Insubria nutre la consapevolezza

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Anche quest'anno, il 15 marzo, l'Università dell'Insubria vuole ricordare la Giornata di sensibilizzazione dedicata ai Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, confermando il suo impegno nel promuovere consapevolezza e comprensione su queste malattie spesso sottovalutate e misconosciute.

I Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, (Dna), sono patologie complesse caratterizzate da un comportamento alimentare disfunzionale, un'eccessiva preoccupazione per il peso, con alterata percezione dell’immagine corporea.
Costituiscono un problema diffuso le cui patologie più frequenti, quali anoressia, bulimia nervosa e disturbo dell’alimentazione incontrollata, se non identificate precocemente e non trattate adeguatamente, possono trasformarsi in condizioni permanenti, provocando gravi danni per l’organismo. La situazione epidemiologica nazionale conferma che sia l'anoressia nervosa che la bulimia nervosa sono un problema di salute pubblica di notevole interesse.

I dati sui disturbi alimentari in Lombardia dal punto di vista epidemiologico evidenziano nella popolazione di età maggiore di 18 anni una prevalenza dello 0,9% per l’anoressia nervosa, dell’1,5% per la bulimia nervosa. E ancora del 3,5% per il Binge Eating Disorder (BED) tra le donne (dati ATS Milano). Nelle donne di età compresa tra i 18 e i 24 anni, la prevalenza è molto più elevata: 2,0% per l’anoressia nervosa, 4,5% per la bulimia nervosa e 6,2% per il BED e i disturbi dell’alimentazione non altrimenti specificati.

Data la loro complessità, l’intervento precoce riveste un’importanza particolare; è essenziale una grande collaborazione tra figure professionali con differenti specializzazioni (medici specialisti in psichiatria e neuropsichiatria e in scienza dell’alimentazione e in medicina interna, dietisti, psicologi e psicoterapeuti) ai fini di una diagnosi precoce, di una tempestiva presa in carico all’interno di un percorso multidisciplinare e di un miglioramento dell’evoluzione a lungo termine. 
Questa tipologia di disturbi determina inoltre gravi ed inevitabili ripercussioni sulle famiglie, che, disarmate ed impaurite, si ritrovano a fronteggiare un mondo insidioso e sconosciuto ai più.

Un team dell'ateneo, composto dai docenti Eugenia Dozio, Camilla Callegari, Marina Protasoni Cristiano Termine ed Eugenia Trotti, si impegna costantemente a creare uno spazio aperto e inclusivo in cui sia possibile discutere apertamente e liberamente dei disturbi alimentari, sfatando i tabù e riducendo lo stigma associato a queste malattie: «Attraverso l'educazione, la comprensione e il sostegno reciproco, l'Università mira a creare un ambiente che promuova il benessere e l'inclusione di tutti i suoi membri, contribuendo così a costruire una comunità più forte e consapevole dei problemi legati alla salute mentale e all'alimentazione. L'obiettivo principale di questa iniziativa è quello di aumentare la consapevolezza e la comprensione dei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione tra gli studenti e la comunità accademica, nonché di fornire informazioni utili su come riconoscere, affrontare e sostenere coloro che ne sono affetti».

Data ultimo aggiornamento: 15 Marzo 2024