
Si è svolto mercoledì 15 ottobre nell'aula magna dell’Università dell’Insubria del Chiostro di Sant'Abbondio, a Como, l’evento dal titolo «Global Donut Day. Per un turismo sostenibile», parte del Doughnut Economic Festival, nato per promuovere una riflessione condivisa sui modelli economici fondati sulla sostenibilità, la rigenerazione e la finanza etica.
L’iniziativa organizzata dal Dipartimento di Diritto economia e culture dell'ateneo è stata introdotta dal professor Giuseppe Colangelo e ha riunito accademici, esperti, rappresentanti del territorio e operatori turistici per discutere come il modello della doughnut economy, ideato da Kate Raworth, possa ispirare nuove forme di sviluppo turistico capaci di coniugare crescita economica, tutela ambientale e benessere sociale.
Tra i temi affrontati la definizione di finanza etica, illustrata da Alberto Andreola, direttore di Banca Etica, filiale di Como e Varese, che ha ricordato come l’obiettivo non sia «essere meno dannosi», ma generare valore e inclusione. Marco Moro, esperto di economia rigenerativa e divulgatore del modello della doughnut economy, ha spiegato i principi dell’economia della ciambella, evidenziando la necessità di un’economia rigenerativa capace di distribuire equamente risorse e opportunità.
Il professor Giuseppe Colangelo, il professor Umberto Galmarini e la professoressa Flavia Cortelezzi hanno presentato i risultati di una ricerca sul turismo nel territorio del Lago di Como, mettendo in luce criticità come l’overtourism, la frammentazione dell’offerta e la scarsa consapevolezza ambientale dei visitatori, sottolineando l’urgenza di una governance partecipata e responsabile.
La professoressa Barbara Pozzo ha approfondito il legame tra turismo e comunità locali, proponendo una visione in cui la cultura e la collaborazione tra attori pubblici e privati diventano leve per uno sviluppo equilibrato.
Antonella Cuppari del Consorzio Consolida e Giulia Tallarini, ricercatrice di Euricse, hanno illustrato il ruolo strategico del terzo settore e delle imprese sociali nel promuovere progettazioni inclusive e di impatto sociale, capaci di valorizzare cultura e ambiente come risorse comuni.
Le professoresse Roberta Minazzi e Deborah Toschi hanno presentato progetti di ricerca innovativi dell’Università dell’Insubria, come i percorsi di realtà aumentata e i musei immersivi dedicati al patrimonio tessile, esempi di come la tecnologia possa sostenere un turismo culturale di qualità.
Durante la tavola rotonda conclusiva, moderata dal professor Giuseppe Porro, sono intervenuti i rappresentanti delle istituzioni locali e del mondo economico, tra cui Fabrizio Cavalli, Cgil, Graziano Monetti, Confcommercio, Enrico Colombo, assessore alla cultura di Como, e Diego Colombo, Revenue Manager, gruppo Butti. Dal confronto è emersa la necessità di redistribuire i flussi turistici su più stagioni, valorizzare i prodotti locali e mitigare gli effetti negativi del turismo di massa.
Come ha sottolineato nelle conclusioni il professor Colangelo: «Solo attraverso il dialogo e la collaborazione tra tutti gli stakeholder è possibile costruire un modello turistico che generi valore nel rispetto dei cittadini e dell’ambiente».