
All’Università dell’Insubria prende il via la terza edizione del corso di formazione teorica dal titolo «Animali utilizzati a fini scientifici: aspetti normativi, etici e procedurali», organizzato dal Corso di dottorato in Medicina sperimentale e traslazionale e dall’Organismo preposto al benessere animale.
Il corso, articolato in quattro sessioni, sarà aperto alle iscrizioni da lunedì 1° settembre fino al 31 ottobre.
La prima sessione sarà dedicata agli aspetti normativi e organizzativi della sperimentazione animale. Interverranno Giuliano Grignaschi dell’Università di Milano, che affronterà il tema della formazione e dell’aggiornamento in accordo con il decreto che stabilisce le misure relative alla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici o educativi; Davide Vigetti dell’Università dell'Insubria, che tratterà il ruolo dell’Organismo preposto al benessere degli animali; Monica Forni dell’Università di Bologna, che presenterà la prospettiva della Responsible Research and Innovation nella sperimentazione animale, e Francesco Carù dell’Università dell'Insubria, che si concentrerà sul ruolo delle diverse figure professionali che possono accedere allo stabilimento locale.
La seconda sessione sarà incentrata sui modelli animali e comprenderà gli interventi di Annalisa Grimaldi dell’Università dell'Insubria, che parlerà della sanguisuga come modello complementare per gli studi biomedici e ambientali; di Elena Bossi, anch’essa dell’Università dell’Insubria, che affronterà il ruolo di un particolare anfibio nella ricerca; di Tiziana Rubino ed Erica Zamberletti, sempre dell’Università dell'Insubria, che approfondiranno le metodologie e i modelli sperimentali per la valutazione del comportamento sociale e delle funzioni cognitive, e infine di Alessandro Addis del Centro di Ricerche biotecnologiche di Milano, che illustrerà l’impiego del suino utilizzato a fini scientifici.
La terza sessione sarà dedicata ai metodi alternativi alla sperimentazione animale. Silvia Dotti dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale di Brescia interverrà sui metodi alternativi di sperimentazione, mentre la collega Martina Angela Checco si soffermerà sui possibili approcci e applicazioni della tecnologia bioprinting. Seguiranno gli interventi di Elisabetta Sieni dell’Università dell’Insubria, che parlerà delle colture cellulari in scaffold 3D per la sperimentazione in vitro, ed Ester Papa, sempre dell’Università dell’Insubria, che proporrà alternative in silico a supporto della valutazione del rischio chimico.
La quarta e ultima sessione sarà condotta ai docenti dell’Università dell’Insubria: Andrea Moriondo affronterà il tema dell’anatomia e fisiologia del roditore; Greta Forlani e Mariam Shallak presenteranno i roditori come modello per lo studio delle malattie oncologiche; Cristina Giaroni e Annalisa Bosi parleranno invece delle malattie dell’apparato digerente e del valore traslazionale del roditore comune.
(Nella foto un'immagine della piastra o capsula di Petri generata con l'AI)