A Como la seconda edizione della Winter School Eapil: sei giorni di alta formazione sul Diritto internazionale privato con trenta dottorandi e giovani avvocati da dodici Paesi

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Si è svolta dal 10 al 15 febbraio a Como la seconda edizione della «European Association of Private International Law Winter School (Eapil)», diretta dalla professoressa Silvia Marino

L'evento ospitato nel chiostro di Sant'Abbondio del Dipartimento di Diritto economia e culture, è stato organizzato dall'Università dell'Insubria in collaborazione con l'Università di Murcia e l'Università Jagellonica di Cracovia, con il sostegno finanziario del programma International Insubria Summer-Winter Schools e del modulo Jean Monnet «European Private International Law: Recent Trends and Challenges (Eupilart)».

Protagonisti trenta dottorandi e giovani avvocati praticanti provenienti da Austria, Brasile, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Pakistan, Polonia, Turchia, Regno Unito e Ucraina, accomunati dall’interesse per il Diritto internazionale privato europeo.

Dopo i saluti del presidente dell'Eapil Gilles Cuniberti e la presentazione dell'associazione e dei suoi progetti in corso, Thomas Kadner Graziano, docente dell’Università di Ginevra, ha inaugurato la Winter School con un workshop introduttivo sulle attuali sfide del Diritto civile transfrontaliero. A seguire Sylwia Żyrek, vicedirettrice del Dipartimento di Diritto dell'Unione Europea alla Cancelleria del primo ministro della Polonia, e Javier Carrascosa González, dell’Università di Murcia, hanno approfondito le questioni legate alle norme generali vigenti nel Diritto internazionale privato dell’Unione Europea, analizzando rispettivamente i criteri di giurisdizione e la legge applicabile.

La seconda giornata è stata dedicata alle possibili soluzioni alla molteplicità delle giurisdizioni competenti nei procedimenti civili. Louise Ellen Teitz, della Roger Williams University, ha illustrato il progetto della Conferenza dell’Aja, Veronica Ruiz Abou-Nigm, dell’Università di Edimburgo, ha analizzato il sistema dell’Unione Europea nei casi di litispendenza e connessione, mentre Geert Van Calster, della Ku Leuven, ha trattato il tema della pluralità dei convenuti.

Mercoledì l’attenzione si è concentrata sul bilanciamento tra libertà di espressione e tutela dei diritti della personalità. Paivi Hirvelä, ex giudice della Corte Europea dei Diritti dell'uomo, ha affrontato il tema dal punto di vista dei diritti umani, Javier Carrascosa González ha approfondito la questione della giurisdizione nelle azioni risarcitorie e Caterina D’Osualdo, esperta nazionale distaccata alla Directorate-General for Justice and Consumers della Commissione Europea, ha analizzato i possibili sviluppi normativi futuri. La giornata si è conclusa con una lezione sulle criptovalute di Tobias Lutzi, dell’Università di Augusta.

Giovedì 13 febbraio sono state esaminate specifiche condotte dal punto di vista del Diritto internazionale privato e processuale. Magdalena Lickova, referendaria alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, ha illustrato le implicazioni processuali, Olivera Boskovic, dell’Université Paris Cité, ha trattato il tema della climate change litigation, mentre Marta Pertegás Sender, docente all’Università di Maastricht e all’Università di Anversa, ha discusso la protezione dei diritti di proprietà intellettuale. La giornata si è conclusa con una presentazione sul lavoro in corso del gruppo Eapil dedicato alla fattibilità di un atto europeo di Diritto internazionale privato, a cura di Thomas Kadner Graziano.

Venerdì il programma si è focalizzato sul riconoscimento e sull’esecuzione delle sentenze straniere. Satu Heikkilä, consulente legale della Corte Europea dei Diritti dell’uomo, ha analizzato la tutela dei diritti umani in relazione alla mancata o avvenuta esecuzione delle decisioni, mentre Francisco José Garcimartín Alférez, dell’Università Autonoma di Madrid, ha approfondito il conflitto di giudicati nel contesto internazionale. In seguito i partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi sulle pratiche nazionali e di condividere esperienze e prospettive con la moderazione della professoressa Silvia Marino.

Nel corso della giornata sono stati affrontati anche temi di coordinamento giurisdizionale in ambiti diversi dal diritto degli illeciti extracontrattuali. Anna Wysocka-Bar, dell’Università Jagellonica di Cracovia, ha discusso la coordinazione della giurisdizione nelle successioni, Nadia Rusinova, dell’Università dell’Aja, ha presentato un caso studio sul diritto di famiglia e gli illeciti civili nell’Unione Europea con particolare riferimento ai casi di sottrazione internazionale di minori, Anatol Dutta, dell’Università Ludwig Maximilian di Monaco, ha tenuto un seminario sul forum e la scelta della legge nei procedimenti di diritto di famiglia, mentre Patrick Kinsch, professore onorario all’Università del Lussemburgo, ha guidato un workshop sulle relazioni tra arbitrato e sentenze statali nel trattamento delle norme imperative sovrane.

La Winter School si è conclusa con la lezione finale di Ilaria Pretelli, Swiss Institute of Comparative Law, che ha illustrato gli sviluppi più recenti delle controversie basate sui diritti umani e l’impatto della Corporate Sustainability Due Diligence Directive nell’Unione Europea. A seguire un workshop ha offerto ai partecipanti la possibilità di confrontarsi sulla Giurisprudenza relativa ai danni punitivi.

«Un ringraziamento particolare è rivolto ai relatori - ha concluso Silvia Marino -, esperti di alto livello, tra cui specialisti coinvolti nella redazione degli strumenti giuridici esaminati durante la settimana, e ai partecipanti, che con il loro elevato livello di preparazione e il loro entusiasmo hanno arricchito il dibattito accademico».

  • Il tema della prossima edizione della Winter School Eapil sarà annunciato nelle prossime settimane.
Data ultimo aggiornamento: 17 Febbraio 2025