11 Dicembre 2024 - ore 9.30 in aula Magna via S.Abbondio 12 Como

Cento anni fa, il 30 maggio 1924, in Parlamento, il deputato Giacomo Matteotti denunciava energicamente le violenze e le intimidazioni dei fascisti alle ultime elezioni per la Camera dei Deputati. Dieci giorni dopo, Matteotti veniva rapito dalle squadre fasciste e brutalmente assassinato; il corpo fu ritrovato solo il 16 giugno di quell'anno.

Il delitto Matteotti è solo uno degli innumerevoli episodi di violenza che caratterizzano lungo tutto il suo corso l'esperienza fascista, che è essenzialmente esperienza di violenza politica. La vicenda del deputato socialista è il paradigma di una coscienza che non si piega agli arbitri del potere politico, ma vi sta dinanzi con coscienza e consapevolezza critica e responsabile.

Il centenario di quel 1924 è l'occasione per riflettere, ancora oggi, sui rapporti tra questo potere politico e il ruolo dei giuristi, che forse più di altri, quasi per vocazione, sono chiamati ad una postura critica rispetto all'autorità e ai suoi limiti. 

Nella mattinata dell'11 dicembre, se ne parlerà presso l'Università degli Studi dell'Insubria, nella cornice comasca del Chiostro di Sant'Abbondio. Storici del diritto, filosofi del diritto, costituzionalisti e altri esperti ragioneranno insieme sul "problema" del potere politico, e sui rapporti tra autorità, suoi limiti e ruolo dei giuristi.

 

L'incontro è aperto anche agli studenti dei licei e alla cittadinanza.

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