World Antibiotic Awareness Week: una mattinata di confronto sulla “pandemia silenziosa” dell’antibiotico-resistenza organizzata dal Dbsv con le scuole

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L’Università dell’Insubria ha dedicato la mattinata del 20 novembre a un approfondimento collettivo sull’antibiotico-resistenza, tema cruciale per la salute pubblica globale. Nell’Aula Magna Granero Porati si è svolto il convegno «Cos’è l’antibiotico-resistenza? Un viaggio nella pandemia silente», promosso dal Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita nell’ambito della World Antibiotic Awareness Week sostenuta dall’Organizzazione mondiale della sanità.

L’incontro ha offerto una panoramica ampia e interdisciplinare su un fenomeno che, pur spesso invisibile, ha già un peso rilevante: in Europa le infezioni da batteri resistenti provocano oltre 35mila decessi ogni anno, con numeri particolarmente alti in Italia. Le previsioni al 2035 indicano che fino al 90% delle infezioni ospedaliere potrebbe essere legato a microrganismi multiresistenti, confermando la necessità di un’azione condivisa.

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L’aula era gremita, con 150 studenti e studentesse in presenza provenienti dal Liceo Ferraris, dall’IIS Ponti e dall’ISIS Newton di Varese, mentre altre classi hanno seguito online da Verbania, Legnano e Gallarate. Presenti anche molti iscritti ai corsi di Biologia e Biotecnologie dell’Ateneo. I lavori sono stati aperti dai saluti del delegato della rettrice alla Ricerca Loredano Pollegioni, del presidente della Provincia di Varese Marco Magrini e della direttrice del dipartimento Flavia Marinelli, che insieme a Elena Rosini e Francesca Berini ha coordinato l’intera mattinata.

Il confronto scientifico si è sviluppato attraverso diversi contributi. Elena Graziano, dirigente medico dell’Asst Sette Laghi, ha illustrato il quadro clinico dell’antimicrobial resistance e le misure adottate dall’Ospedale di Varese per contrastarne la diffusione. Daniele Cecconet ha raccontato le attività di Alfa, la società che gestisce il servizio idrico provinciale, dedicate al monitoraggio dei residui antibiotici nei depuratori. Ester Eckert, ricercatrice del Cnr di Verbania, ha portato l’attenzione sull’impatto ambientale del fenomeno, dagli ecosistemi più remoti come il mare antartico ai laghi del territorio varesino.

Nicasio Mancini, professore di Microbiologia clinica dell’Insubria, e Arianna Lovati dell’Irccs Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio hanno infine presentato due progetti di ricerca sostenuti dalla Fondazione regionale per la ricerca biomedica e sviluppati insieme all’Ateneo. Il primo, In Signo, è dedicato all’identificazione di nuove molecole capaci di rafforzare l’azione dei beta-lattamici contro batteri Gram-negativi multiresistenti. Il secondo, Amproject, esplora l’utilizzo di scaffold di fibroina arricchiti con peptidi antimicrobici per potenziare l’efficacia degli antibiotici nelle infezioni ortopediche resistenti.

La mattinata si è chiusa con un invito condiviso da tutti i relatori: mantenere alta l’attenzione e promuovere un uso corretto degli antibiotici, perché la “pandemia silenziosa” dell’antibiotico-resistenza riguarda tutti e richiede consapevolezza e responsabilità diffuse.

 

(Nella fotografia, da sinistra: Francesca Berini, Flavia Marinelli, Elena Rosini e Loredano Pollegioni)

Data ultimo aggiornamento: 20 Novembre 2025