Il professor Stefano Marcolini, associato di Diritto processuale penale all’Università dell’Insubria, è stato recentemente nominato membro di una Commissione di studio del Ministero della Giustizia incaricata di dare attuazione alla delega sull’impiego dell’Intelligenza Artificiale nel processo penale, prevista dall’articolo 24, commi 3 e 5, della legge n. 132 del 2025.
La nomina è arrivata su designazione del Capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia, Antonio Mura, e si inserisce nel quadro delle attività svolte dal docente in qualità di esperto e consulente del Ministro. Un incarico che, come sottolinea lo stesso Marcolini, ha una finalità dichiaratamente operativa: «Non si tratta di un’informazione autocelebrativa, ma di un’occasione di lavoro. Se colleghi e studiose o studiosi hanno idee, proposte o segnalazioni utili in vista dei lavori della Commissione, sono benvenute».
La legge n. 132 del 2025 rappresenta la prima normativa nazionale organica in materia di Intelligenza Artificiale, destinata a incidere su numerosi ambiti della vita sociale e professionale. Il provvedimento contiene diverse deleghe legislative finalizzate a disciplinare in modo più puntuale l’implementazione dell’AI, affidando al Governo il compito di adottare specifici decreti attuativi.
In questo contesto l’Ufficio Legislativo del Ministero della Giustizia ha istituito una serie di gruppi di lavoro interministeriali, chiamati a collaborare alla redazione degli schemi di decreto. Oltre al Ministero della Giustizia, sono coinvolte numerose amministrazioni, tra cui l’Agenzia per l’Italia Digitale, l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero della Cultura e il Dipartimento per gli Affari europei, il Pnrr e le politiche di coesione.
Parallelamente ai lavori sul processo penale, l’Ufficio Legislativo avvierà nei prossimi mesi anche la redazione dei decreti legislativi delegati previsti da altre disposizioni della legge n. 132 del 2025 (in particolare gli articoli 16 e 24, commi 1 e 2). Anche su questi fronti, il professor Marcolini si dichiara disponibile a farsi portavoce di contributi e riflessioni provenienti dalla comunità accademica e scientifica.
All’interno del gruppo di lavoro dedicato all’uso dell’Intelligenza Artificiale nel processo penale, Marcolini porterà quindi il proprio contributo scientifico e istituzionale, con l’obiettivo di concorrere alla definizione di un quadro normativo capace di coniugare innovazione tecnologica, garanzie processuali e tutela dei diritti fondamentali. A lui va l’augurio di buon lavoro per un incarico di particolare rilievo nel panorama giuridico nazionale.