
Il Dipartimento di Scienze teoriche e applicate, Dista, ha ottenuto il finanziamento per il progetto «Security in Modern Information Management Infrastructures, Smimi», nell'ambito delle attività previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, Pnrr, con particolare riferimento al partenariato esteso «Security and Rights in the CyberSpace, Serics, Spoke 10 - Governance e protezione dei dati».
Coordinato per l’Università dell’Insubria dalla professoressa Elena Ferrari, il progetto vede coinvolto un cospicuo gruppo di ricercatori afferenti agli ambiti disciplinari di Informatica e Ingegneria informatica, tra cui i docenti Barbara Carminati, Alberto Coen Porisini, Sabrina Sicari, Pietro Colombo, Davide Tosi, Alberto Trombetta e Alessandra Rizzardi.
Capofila di Smimi è l'Università di Bergamo, e tra gli ulteriori partner afferiscono il Politecnico di Milano, l’Università di Napoli Federico II e l’Università della Campania Luigi Vanvitelli. I ricercatori del Dista si occuperanno di definire soluzioni innovative per la sicurezza e la privacy dei dati in scenari emergenti, che vanno dall’Internet of Things (Iot), al cloud ed edge computing, fino alla protezione di sistemi a guida autonoma, come i droni e gli aerei senza equipaggio.
L’obiettivo è realizzare soluzioni che garantiscano la sicurezza e la privacy dei sistemi oggetto della ricerca, senza limitarne l’efficienza e la scalabilità a milioni di dispositivi e ingenti quantità di dati tipiche del mondo Iot. Il budget complessivo è di 2.600.000 euro, di cui 800.000 euro all’unità dell’Università dell’Insubria. Il finanziamento servirà a supportare l’attività di ricerca dei docenti coinvolti, nonché il reclutamento di giovani ricercatori e post-doc.
Un bando di concorso per l’assunzione di un ricercatore universitario a tempo determinato è attualmente aperto con scadenza 11 luglio:
(Nella foto, da sinistra: Pietro Colombo, Alberto Trombetta, Elena Ferrari, Alessandra Rizzardi, Alberto Coen Porisini, Sabrina Sicari)