
Otto Marzo, Giornata internazionale della donna. I numeri dell’Università dell’Insubria che fotografano la realtà di genere: due dirigenti su 4 sono donne, 261 sono le amministrative rispetto a 92 uomini, 107 professoresse e 204 professori, 49 ricercatrici e 81 ricercatori, 126 dottorande e 125 dottorandi, 6918 studentesse e 5588 studenti.
Una presentazione del bilancio di genere dell’ateneo è prevista venerdì 8 marzo alle ore 16 nell’aula 6 del Padiglione Morselli, in via Ottorino Rossi 9 a Varese, a cura della professoressa Barbara Pozzo, delegata del rettore per l’Uguaglianza di genere e le pari opportunità e Cattedra Unesco per l’Uguaglianza di genere e i diritti delle donne nella società multiculturale. A seguire, alle 17, lo spettacolo «Ferite a morte» con Piccola Compagnia Instabile di Varese, testo di Serena Dandini, regia di Stefano Orlandi.
L’evento, aperto al pubblico e ad ingresso libero è promosso dal Cug, il Comitato unico di garanzia, e dal gruppo di lavoro sul bilancio di genere dell’Università dell’Insubria, con il sostegno dell’Associazione Arcadia. È coinvolto anche l’Ufficio sostenibilità dell’ateneo, poiché le tematiche affrontate sono tra i 17 goal dell’Agenda 2023 dell’Onu.
▶ I dettagli al link www.uninsubria.it/8marzo-ferite-a-morte
▶ Ingresso limitato ad un massimo di 100 persone
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Sempre per la Giornata internazionale della donna, l’Università dell’Insubria promuove il convegno «Donna, arte e società: pratiche estetiche femministe dalla metà dell’Ottocento ad oggi», il 7 e l’8 marzo a Villa Toeplitz, Varese (viale Giovan Battista Vico 46), a cura di Laura Facchin e Massimiliano Ferrario del Centro di ricerca sulla Storia dell’arte contemporanea.
L’evento si pone a conclusione della mostra «Il Gruppo Immagine. Una storia di artivismo femminista da Varese alla Biennale di Venezia», inaugurata lo scorso 15 novembre negli spazi del rettorato per celebrare i cinquant’anni dalla costituzione del collettivo varesino.
▶ Le due giornate sono aperte al pubblico ad ingresso libero, il programma completo: www.uninsubria.it/8marzo-das
▶ Ingresso limitato ad un massimo di 50 persone