L’Università dell’Insubria celebra 26 anni di presenza a Busto Arsizio e inaugura il corso di laurea magistrale in Scienze delle attività motorie preventive e adattate

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Giampiero Merati, Antonio Romeo, Maria Pierro, Emanuele Antonelli, Chiara Colombo, Tiziana Rubino
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L’Università degli Studi dell’Insubria e il Comune di Busto Arsizio celebrano i 26 anni di presenza dell’Ateneo in città e presentano un nuovo importante traguardo: l’avvio del corso di laurea magistrale in Scienze delle attività motorie preventive e adattate, che amplia l’offerta formativa portando a quattro i corsi di laurea erogati in città.

All’incontro con la stampa erano presenti la Rettrice Maria Pierro, il Sindaco Emanuele Antonelli, l’Assessore alle Politiche educative Chiara Colombo, il Direttore generale dell’Università dell’Insubria Antonio Romeo, la Delegata per il Polo di Busto Arsizio Tiziana Rubino e il professor Giampiero Merati, presidente del corso di laurea. Lunedì 20 ottobre gli stessi protagonisti incontreranno le matricole della magistrale di Scienze motorie e gli studenti delle scuole superiori del territorio per una mattinata di presentazione e una visita ai nuovi laboratori dei Molini Marzoli.

«Sono molto felice di essere qui oggi e di vedere concretizzarsi un progetto che rappresenta uno degli obiettivi del mio mandato: potenziare il polo di Busto Arsizio, farlo fiorire come centro didattico e scientifico di riferimento per l’Insubria - ha dichiarato la rettrice Maria Pierro -. Ringrazio il sindaco Antonelli e il Comune per la collaborazione e il sostegno che hanno reso possibile l’attivazione dei nuovi laboratori dedicati alle Scienze motorie. Il nostro impegno è quello di valorizzare ulteriormente questo polo e di renderlo sempre più attrattivo, anche in vista di nuove iniziative di ricerca e di didattica».

«Salutiamo l’avvio del nuovo percorso formativo con grande soddisfazione - ha sottolineato il sindaco Emanuele Antonelli -: da parte dell’Amministrazione comunale l’impegno economico per permettere all’Università di crescere non è stato indifferente e da parte nostra c’è tutto l’interesse a continuare a sostenerla anche per completare la filiera educativa cittadina che comprende eccellenze scolastiche riconosciute a livello nazionale. Al di là del nostro impegno, ritengo che gli spazi più adeguati per un ulteriore ampliamento possano essere quelli dell’attuale nosocomio che sarà libero una volta inaugurato il nuovo ospedale: è uno dei miei sogni, ma i tempi saranno purtroppo molto lunghi».

«È solo attraverso un rapporto sereno e proficuo tra Comune e Università che si potranno raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti per questo polo - ha sottolineato il direttore generale dell’Insubria Antonio Romeo -. Il 20 ottobre sarà un momento importante per Busto Arsizio, per l’Università e per gli studenti, che rappresentano il legame più autentico tra l’Ateneo e la città. In un territorio che guarda con attenzione ai giovani, la scelta di attivare un ulteriore corso di laurea importante a Busto Arsizio è un segnale concreto di fiducia e di investimento in questo polo: un impegno che richiede sinergia, risorse umane, finanziarie e istituzionali, e una collaborazione costante con il Comune».

«Siamo molto felici che il polo di Busto dell’Università dell’Insubria si potenzi e cresca - ha affermato l’assessore alle Politiche educative Chiara Colombo -: per me è fondamentale che Busto sia anche città universitaria e offra percorsi che permettano agli studenti di acquisire competenze di alta qualità e mantengano le eccellenze sul territorio».

Il professor Giampiero Merati ha sottolineato come il corso sia nato per essere radicato nel territorio, con l’obiettivo di creare una sinergia concreta tra università e comunità locale: «Ci occupiamo di attività fisica preventiva e adattata e vogliamo costruire collaborazioni con scuole, strutture sanitarie e centri di ricerca, in particolare con il Centro per l’Invecchiamento di successo, che sta sorgendo accanto ai nostri laboratori. È fondamentale che la nostra attività formativa e scientifica dialoghi con le realtà di Busto Arsizio e contribuisca alla crescita del territorio».

Il corso di laurea magistrale in Scienze delle attività motorie preventive e adattate si affianca alle due lauree magistrali già presenti a Busto Arsizio, Biomedical Sciences e Biologia e sostenibilità, portando a tre i corsi magistrali attivi in città e consolidando un polo didattico e scientifico dell’Insubria, dove gravitano oggi circa 300 studenti, compresi quelli di Infermieristica. All’Ospedale di Busto Arsizio è attivo, infatti, anche il corso di laurea triennale in Infermieristica, avviato nell’anno accademico 2021/2022 e oggi frequentato da oltre 150 studenti. A ottobre 2024 si sono laureati i primi 19 infermieri “bustocchi” e un secondo gruppo di 21 conseguirà il titolo nel novembre 2025.

Nel polo universitario di Busto Arsizio operano oggi 17 docenti e ricercatori e quattro tecnici specializzati afferenti al Dipartimento di Biotecnologie e scienze della vita, al Dipartimento di Scienza e alta tecnologia e alla Scuola di medicina di Ateneo. La sede ospita due importanti centri di ricerca dell’Università dell’Insubria: il Centro di ricerca in Neuroscienze, già collaboratore del Comune per l’iniziativa «Cinescience», e il Centro di ricerca per l’Invecchiamento di successo, che sta ampliando le proprie strutture con nuovi laboratori al secondo piano dei Molini Marzoli. Entrambi i centri rappresentano un punto di riferimento per la collaborazione con il territorio e per l’innovazione scientifica, con una crescente attenzione all’interdisciplinarità e al benessere della persona.

Le linee di ricerca attive a Busto Arsizio 

Le attività scientifiche condotte nella sede di Busto Arsizio spaziano dalle scienze della vita all’antropologia, in una rete di laboratori e gruppi di ricerca impegnati su temi di grande rilevanza internazionale. Nel Laboratorio di Antropologia si studiano resti umani antichi, scheletri e mummie per ricostruire il profilo biologico delle popolazioni del passato e comprendere pratiche funerarie e condizioni di salute, con un’attenzione particolare anche alla valorizzazione del patrimonio antropologico attraverso collaborazioni con musei e attività divulgative.

Il gruppo di Neurobiologia molecolare indaga il ruolo della protein-chinasi CDKL5, coinvolta in una rara patologia del neurosviluppo, con l’obiettivo di comprendere i meccanismi neuronali alterati e individuare possibili strategie terapeutiche. La Farmacologia antineoplastica e nutraceutica si concentra sullo studio di nuovi farmaci e sostanze naturali con potenziale antitumorale, analizzandone il meccanismo d’azione e le interazioni con il microambiente tumorale, in collaborazione con università e centri di ricerca italiani e internazionali.

Nel campo della Neuropsicofarmacologia, le ricerche esplorano il sistema endocannabinoide e il potenziale terapeutico dei fitocannabinoidi nei disturbi del neurosviluppo e in alcune patologie psichiatriche, mentre la linea di Tossicologia e farmacologia approfondisce la farmacologia clinica attraverso la progettazione e l’analisi di trial clinici e metanalisi. La Fisiopatologia comparata utilizza il sistema immunitario degli insetti come modello per studiare la risposta alle infezioni batteriche, mentre nel laboratorio di Neurofisiologia cellulare vengono analizzate la funzione sinaptica e le reti neuronali coinvolte nei disordini neurologici e psichiatrici grazie a tecniche elettrofisiologiche avanzate.

La Biochimica e proteomica funzionale mira a comprendere i meccanismi molecolari della neurodegenerazione, in particolare nella malattia di Parkinson, attraverso approcci di proteomica e analisi bioinformatica dei big data, mentre la ricerca in Epigenetica dei tumori studia i meccanismi di metilazione del DNA e la regolazione epigenetica dei geni oncosoppressori per chiarire i processi alla base dello sviluppo tumorale.

Grazie alla presenza dei corsi, dei centri di ricerca e dei laboratori, la sede di Busto Arsizio si conferma un polo strategico e vitale per l’Ateneo, capace di coniugare formazione, ricerca e collaborazione con il territorio in una prospettiva di crescita condivisa.

 

(Nella foto, da sinistra: Giampiero Merati, Antonio Romeo, Maria Pierro, Emanuele Antonelli, Chiara Colombo, Tiziana Rubino)

Data ultimo aggiornamento: 13 Ottobre 2025