L’Insubria protagonista, con Emanuele Boscolo, al convegno sui vent’anni della legge urbanistica lombarda che si è svolto a Varese

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L’Università dell’Insubria ha avuto un ruolo di primo piano nel convegno «I vent’anni della legge urbanistica lombarda», che si è svolto a Varese nel Salone Estense alla presenza di numerosi esperti, amministratori e professionisti del settore.

L’iniziativa, promossa da Università dell’Insubria, Associazione Italiana di Diritto Urbanistico (presieduta dal Prof. Emanuele Boscolo) INU Lombardia, Politecnico di Milano, Provincia di Varese e dagli ordini professionali, ha rappresentato un importante momento di confronto nazionale sulle trasformazioni urbane e sul futuro del governo del territorio.

Tra i relatori principali è intervenuto Emanuele Boscolo, docente di Diritto amministrativo dell’Ateneo e organizzatore dell’incontro, che ha sottolineato come «la legge 12 del 2005 abbia segnato il passaggio da una pianificazione basata sull’espansione a una più attenta alla rigenerazione e alla sostenibilità». Boscolo ha evidenziato la necessità di integrare sempre più la dimensione giuridica, urbanistica e ambientale, per costruire città resilienti e capaci di riconoscere il valore dei servizi ecosistemici offerti dai suoli e dei servizi di urbanità. Temi che oggi vanno riletti alla luce della nuova legge regionale sul clima del luglio scorso e della direttiva Soil Monitoring, approvata la Parlamento UE la scorsa settimana

Accanto a lui, per l’Insubria, è intervenuto anche Gianluca Cavalieri, docente di Diritto amministrativo, che ha approfondito il tema dell’integrazione tra pianificazione urbanistica e salvaguardia del territorio rispetto alle infrastrutture strategiche, in particolare energetiche e digitali.

Il convegno, moderato da Marco Engel, presidente di INU Lombardia, ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico: tra gli altri, il presidente della Regione Attilio Fontana (in collegamento), il presidente della Provincia Marco Magrini, il sindaco di Varese Davide Galimberti, Andrea Arcidiacono e Silvia Ronchi del Politecnico di Milano, Giovanni Zucchini del TAR Lombardia, Paola Bassi dell’Ordine degli Architetti di Varese e Isabella Lusi Botto della Città metropolitana di Milano. Presente anche il prefetto di Varese, Salvatore Pasquariello.

La seconda parte dell’incontro è stata dedicata al dialogo con rappresentanti di altre regioni italiane, che hanno illustrato strumenti normativi e strategie diverse ma accomunate da un’unica visione: rigenerare senza consumare nuovo suolo e promuovere una pianificazione integrata tra ambiente, economia e società.

Il contributo dell’Insubria: ricerca e innovazione nel governo del territorio

All’interno dell’Ateneo, le tematiche del convegno trovano continuità nella ricerca del PolAmb, il Centro di ricerca sulle politiche ambientali e territoriali dell’Università dell’Insubria, presieduto dal Prof. Maurizio Cafagno, che promuove un approccio interdisciplinare tra diritto, urbanistica e scienze ambientali.
Il centro è attualmente impegnato in due progetti di ricerca di interesse nazionale:

  • uno dedicato alla valutazione dei servizi ecosistemici forniti da suolo, acqua e biodiversità, con l’obiettivo di integrarli nelle politiche di governo del territorio;
  • l’altro focalizzato sulla creazione di nuovi modelli decisionali amministrativi, più flessibili e adattabili ai mutamenti ambientali e urbani.

Grazie a queste attività, l’Università dell’Insubria contribuisce in modo concreto alla riflessione scientifica e istituzionale sul governo del territorio, promuovendo una pianificazione più sostenibile, dinamica e attenta alla qualità della vita urbana.

Data ultimo aggiornamento: 28 Ottobre 2025