Giovani e ricerca all’Università dell’Insubria: presentazione dei progetti vincitori del bando Far giovani ricercatori 2022 e 2023

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«Giovani e ricerca all’Insubria» è il titolo dell’incontro che si terrà venerdì 11 ottobre all’Università dell’Insubria a Varese, nell’aula magna Granero-Porati in via Dunant: un momento dedicato alla presentazione dei progetti dei giovani ricercatori che hanno vinto il bando Fondo di Ateneo per la Ricerca (Far), con lo scopo di stimolare idee progettuali nuove e transdisciplinari tra coloro che sono stati recentemente reclutati come ricercatori a tempo determinato di tipo A o B. L’ obiettivo dell’iniziativa è valorizzare le idee dei giovani e promuovere la scrittura e presentazione di progetti di ricerca competitivi che servano poi da base per partecipare a bandi nazionali ed internazionali, promuovendo la attrattività e competitività del nostro Ateneo. I progetti sono stati presentati in ciascuna delle tre aree ERC, ossia Physical Sciences and Engineering, Life Science, Social Sciences and Humanities, e valutati da tre revisori esterni italiani e stranieri appartenenti a REPRISE, Registro digitale di esperti scientifici indipendenti del MUR per la valutazione scientifica della ricerca italiana. Le risorse assegnate per il finanziamento dei progetti vincitori della selezione provengono da risorse proprie dell’Ateneo, dalle donazioni del 5X1000 e da finanziamenti ministeriali Decreto 737.

L’incontro avrà inizio alle 14 con i saluti del rettore Angelo Tagliabue e del direttore generale Marco Cavallotti. L’introduzione sarà a cura della professoressa Flavia Marinelli, delegata alla Ricerca, con un breve intervento di Luca Azimonti del Servizio ricerca e trasferimento tecnologico dell’Ateneo. A seguire, due tavole rotonde dedicate ai progetti vincitori delle edizioni 2022 e 2023 del bando Far. 

I progetti del 2022, finanziati con 15mila euro ciascuno e da completare entro il 31 dicembre di quest’anno, includono ricerche in diverse aree disciplinari. Tra questi, il progetto di Elisa Terzaghi si concentra sulla rimozione degli inquinanti atmosferici attraverso l’interazione tra foglie e microrganismi, mentre Nicolò Baranzini sta studiando un enzima innovativo per la rigenerazione dei tessuti. Francesco Della Monica si occupa dello sviluppo di poliesteri a base di linalolo rinnovabile, e Lilli Viviana Casano analizza il lavoro femminile e le transizioni sostenibili in chiave di giustizia di genere. Infine, Valentina Albanese ha creato un osservatorio dedicato alle mobilitazioni sociali legate al cambiamento climatico.

I progetti del 2023 hanno ricevuto un finanziamento di 25mila euro ciascuno e dovranno essere completati entro il 31 dicembre 2025. Tra i temi affrontati figurano i deficit intestinali legati al disturbo da carenza di Cdkl5, studiato da Isabella Barbiero, e il ruolo dell’epigenetica nell’ipertrofia cardiaca, al centro della ricerca di Christina Pagiatakis. Silvia Gazzola sta sviluppando dispositivi chimici innovativi per la protezione sostenibile delle colture vegetali, mentre Davide Spanu si occupa della trasformazione selettiva dei nitrati in azoto nelle acque. Valentina Albanese torna con un nuovo progetto dedicato alla danza urbana per migliorare la sicurezza delle donne, ed Elena Maiolini esplora il pensiero di Morselli e la sua rilevanza nella società contemporanea.

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Data ultimo aggiornamento: 01 Ottobre 2024