
Si è svolto a Madrid l’ESC Congress 2025, definito dalla stessa Società Europea di Cardiologia come «Record-Breaking», che ha registrato oltre 33mila partecipanti da tutto il mondo, confermandosi come il più grande congresso di cardiologia a livello internazionale. Tra i protagonisti vi era la professoressa Luigina Guasti, direttrice del Dipartimento di Medicina e chirurgia dell’Università degli Studi dell’Insubria e della Struttura Complessa di Geriatria dell’Asst Sette Laghi di Varese, che riveste incarichi di rilievo in seno all’ESC, come presidente del Council for Cardiology Practice e della Taskforce di Geriatric Cardiology.
Durante il congresso, la professoressa Guasti ha avuto un ruolo attivo e di grande visibilità: ha moderato simposi e sessioni scientifiche ed è stata relatrice del recente Consensus Statement sulla prevenzione delle complicanze cardiovascolari nella chirurgia del femore negli anziani, pubblicato a gennaio 2025. «Le cadute con frattura di femore – spiega – rappresentano eventi catastrofici per l’anziano, spesso associati a perdita di autonomia e a elevata mortalità. Il documento dell’ESC fornisce raccomandazioni per minimizzare i rischi cardiovascolari e affrontare le problematiche legate alla fragilità, così da favorire il miglior recupero possibile dei pazienti».
La docente dell’Insubria ha inoltre contribuito ad altri documenti ufficiali ESC di recente pubblicazione: il Consensus sul rischio cardiovascolare nell’anziano e l’Update 2025 delle linee guida ESC sulle dislipidemie, presentato proprio a Madrid. «Nel Consensus sul rischio cardiovascolare abbiamo sottolineato l’importanza di fattori come inattività fisica, fumo, ipertensione, obesità, diabete e fragilità, evidenziando anche il ruolo delle vaccinazioni come protezione cardiovascolare nell’anziano – aggiunge Guasti –. Per le dislipidemie, è stato ribadito che il trattamento del colesterolo LDL è protettivo a qualunque età, anche nei pazienti anziani, soprattutto dopo eventi acuti, grazie a terapie efficaci e rapide».