
Primo Otto Marzo da magnifica rettrice per Maria Pierro, alla guida dell’Università dell’Insubria dal 1° novembre 2024: «Il nostro Ateneo contrasta da sempre gli stereotipi di genere (in qualsiasi forma essi si presentino), la violenza - fisica, morale e psicologica - contro la donna e ogni forma di disuguaglianza. L’Insubria ha promosso una serie di azioni volte a superare le discriminazioni sul lavoro, favorendo la conciliazione tra vita e professione e, dunque, la valorizzazione del fondamentale apporto delle donne - studentesse, componenti del personale tecnico amministrativo e bibliotecario, ricercatrici e professoresse - al successo dell’Ateneo. Le donne del mondo universitario - le donne tutte - nonostante mille difficoltà, mille sfide, mille ostacoli, quotidianamente “accettano la grande avventura di essere se stesse” (Simone de Beauvoir). Auguri a tutte le donne!».
Paola Biavaschi, delegata all'Uguaglianza di genere e alle Pari opportunità, una delle 6 donne della squadra dei 14 delegati della rettrice: «Il mondo ci circonda con tutte le sue incertezze: economica, militare, politica, culturale, educativa; la fiducia nel futuro è uno degli indici più preoccupanti del nostro tempo. Ciò nonostante, le donne non esitano a camminare con impegno e determinazione, con coraggio e dedizione. Il lavoro femminile in tutti i contesti è certosino, è una tela che si tesse, come in ogni tempo, con infinita pazienza e attenzione. Tuttavia, se ci fermiamo a guardarle - le donne - scopriamo il raffinato e arduo percorso della loro danza: “Sulla scena facevo tutto quello che faceva Fred Astaire, e per di più lo facevo all’indietro e sui tacchi alti” (Ginger Rogers). Raramente si è letta una migliore metafora dell’avventura quotidiana femminile… Evviva le donne!».
I numeri dell’ateneo
Osservando i dati complessivi dell’Università dell’Insubria, emerge una significativa presenza femminile, con un totale di 8.117 donne rispetto ai 6.314 uomini.
Nel corpo docente, le donne rappresentano una parte rilevante, pur rimanendo ancora in minoranza rispetto agli uomini. Tra i docenti di ruolo di prima fascia, si contano 38 donne rispetto a 84 uomini, per un totale di 122. La disparità si mantiene nei docenti di seconda fascia, con 85 donne e 137 uomini su un totale di 222. Anche tra i ricercatori, gli uomini sono più numerosi, con 74 presenze rispetto alle 50 femminili, raggiungendo un totale di 124.
In controtendenza, le donne dominano nettamente tra gli studenti dei corsi di laurea, con 6.669 presenze femminili contro 5.224 maschili, su un totale di 11.893 studenti. Anche tra i dottorandi si registra un buon equilibrio, con 112 donne e 125 uomini su 237, mentre nelle scuole di specializzazione la presenza femminile è preponderante, con 352 donne rispetto a 235 uomini.
Per quanto riguarda le figure di supporto alla ricerca, gli assegnisti si distribuiscono in modo abbastanza equo, con 75 donne e 71 uomini, mentre tra i borsisti la differenza si fa più marcata, con 417 donne e 230 uomini.
Passando al personale amministrativo e tecnico, le donne sono nettamente in maggioranza, con 286 unità contro 97 uomini, mentre tra i dirigenti sono 2 le donne e 2 gli uomini.
Il Bilancio di genere
Il Bilancio di genere - che è appena stato aggiornato – è uno strumento particolarmente efficace, mediante il quale si introduce la prospettiva di genere nelle politiche delle pubbliche amministrazioni o di realtà private, in modo da poter monitorare nel tempo l’efficacia delle azioni positive per prevenire il permanere o l’insorgere di elementi discriminatori ai danni delle donne e di persone non binarie. Tale monitoraggio mira alla prevenzione e al contrasto delle disuguaglianze, che oltre ad essere specchio di stereotipi e forme di prevaricazione, possono generare un divario culturale ed economico all’interno della società, in cui l’Università come ente erogatore dei gradi più elevati dell’istruzione ricopre un ruolo fondamentale.
Gli eventi per l’Otto Marzo
È in programma lunedì 17 marzo alle ore 9 a Varese, nella sede universitaria di Villa Toeplitz, il workshop gratuito dal titolo «Certificazione della parità di genere: tra opportunità e sfide», nell'ambito del progetto Nodes - Nord Ovest Digitale E Sostenibile di cui l'ateneo è capofila per lo Spoke 3. L'evento, aperto a imprenditori e ricercatori, è organizzato dal Dipartimento di Diritto economia e culture e dal Dipartimento di Scienze umane e dell'innovazione per il territorio, in collaborazione con lo Studio Bini Engineering di Gemonio. Verranno affrontati i temi chiave del contesto normativo, della procedura di certificazione, delle testimonianze e delle buone pratiche declinate, con specifico riferimento alle imprese.
www.uninsubria.it/certificazione-genere-nodes
Mercoledì 19 marzo alle 14.30, sempre a Villa Toeplitz, a Varese, si tiene il convegno «Connessi e protetti? Intersezioni tra cyberbullismo, linguaggio d’odio e questioni di genere», organizzato di docenti del Dipartimento di Scienze umane e dell'innovazione per il territorio Paolo Nitti e Paolo Bozzato. L'incontro si propone di esplorare le connessioni tra la prevaricazione digitale e la comunicazione violenta, mettendo in luce il modo in cui questi fenomeni si intrecciano e si influenzano a vicenda. Particolare attenzione sarà dedicata alle strategie basate su evidenze scientifiche che possono essere adottate nelle scuole per contrastare efficacemente questi problemi.
www.uninsubria.it/connessi-protetti
Giovedì 20 marzo alle 10.45 è in programma la conferenza dal titolo «Donne e diritti: uno sguardo dagli anni Settanta», ospitata a Varese al Padiglione Morselli e organizzata dal Dipartimento di Scienze umane e dell'innovazione per il territorio e dal Dipartimento di Diritto economia e culture. L'evento rientra nell'ambito delle attività del "Progetto Prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne tra diritto e culture", della Cattedra Unesco "Gender Equality and Women's Right" e del Dottorato di ricerca in diritto e scienze umane.