
All’Università dell’Insubria un convegno internazionale sul delicato tema del diritto di famiglia e dell’immigrazione e sui suoi riflessi rispetto agli enti che a livello territoriale operano in tale settore: «Famiglia e Immigrazione. Prassi e sfide» è in calendario venerdì 12 maggio alle ore 9.15 nell’Aula Magna del Chiostro di Sant’Abbondio a Como.
Coordinata dal professor Antonio Angelucci del Redesm, il Centro di ricerca in Religioni diritti ed economie nello spazio mediterraneo, e dalla dottoressa Noura Amzil dell'Associazione AlterNativa, la giornata prevede non solo la presenza di noti studiosi provenienti da atenei italiani e stranieri, ma anche la straordinaria partecipazione del Console Mohammed Lakhal e del giudice e consulente legale del Consolato del Regno del Marocco a Milano, Salaheddine Tayoubi.
Il convegno si apre con i saluti di Chiara Perini, vicedirettore del Didec, il Dipartimento di Diritto economia e culture, Alessandro Ferrari, direttore del Centro Redesm, e di Noura Amzil, per proseguire con gli interventi sui temi che vanno dalle prospettive di riconoscimento sociale delle nuove generazioni con un passato migratorio, al fardello della doppia discriminazione, concludendo con il mutamento della famiglia in emigrazione.
Alle ore 12 testimonianze di donne vittime di violenze e maltrattamenti nel panel «Il fardello della doppia discriminazione», che è moderato da Rajae Bezzaz, attrice di origini maghrebine inviata di «Striscia la notizia», il telegiornale satirico di Antonio Ricci su Canale 5.
Nel pomeriggio si approfondisce il tema del contesto delle famiglie migranti marocchine e sugli aspetti sociologici delle famiglie e dei giovani musulmani in residenti in Italia e in Europa; il magistrato Salaheddine Tayoubi interviene in particolare con l’intervento sulla prassi per l’applicazione della Mudawana ai marocchini residenti all’estero.