Promuovere consapevolezza e prevenzione della violenza di genere nelle scuole attraverso il cinema partecipativo, con una testimonial speciale come l’attrice Sarah Maestri: è l’obiettivo dell’evento «Sul set contro la violenza», proposto all’Università dell’Insubria nell’ambito delle iniziative in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
L’incontro, aperto al pubblico, è in programma lunedì 24 novembre a Varese, dalle ore 10 alle 13 nell’Aula 2 del Padiglione Seppilli in via Ottorino Rossi 9, ed è coordinato da Loredana Parolisi, docente di Linguaggi audiovisivi e Linguaggi e tecniche della comunicazione massmediatica.
Il programma della mattinata ruota intorno alla prima proiezione assoluta del cortometraggio «Fino all’ultimo respiro», prodotto da 3Elle Ets nell’ambito del suo progetto PreVio, per la prevenzione della violenza di genere nelle scuole, con protagonisti gli studenti della Fondazione Clerici di Milano. Una storia di «ragazze qualunque – come riporta la sinossi –, immerse nel buio o nel bianco, che non riescono più̀ a vedere il sesso opposto come un’opportunità anziché una minaccia».
Sarah Maestri, popolare attrice e produttrice di origini luinesi, interviene all’incontro come presidente di 3Elle Ets, l’associazione da lei fondata nel 2013 «con la finalità – si legge sul sito ufficiale – di contrastare la povertà educativa e supportare il rafforzamento della comunità educante. Da anni è impegnata in attività socioeducative, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle periferie del mondo, varcando talvolta anche i confini nazionali».
«La prevenzione nasce dall’ascolto e dall’educazione all’empatia – spiega Sarah Maestri –: è questo il cuore del lavoro che 3Elle Ets porta ogni giorno nelle scuole. Con questo cortometraggio abbiamo dato ai ragazzi uno spazio sicuro per raccontarsi e per dire la loro su un tema tanto attuale e urgente come la violenza di genere».
L’altro ospite è Marco Cassini, il regista di «Fino all’ultimo respiro», nonché attore e docente di Regia e Sceneggiatura all’accademia Naba di Milano. È previsto poi un intervento dello psicologo Paolo Bozzato sul ruolo dell’educazione all’empatia nei percorsi di prevenzione della violenza di genere.
Al termine della proiezione, studenti e pubblico potranno confrontarsi in un momento di dialogo con i relatori e con Greta Manes e Debora Botti della Fondazione Clerici, insieme a alcuni protagonisti del corto, per riflettere sul ruolo dell’arte e della cinematografia nella sensibilizzazione sulla violenza di genere.
Sono presenti per i saluti istituzionali Paola Biavaschi, direttrice del Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio e delegata della rettrice per l’Uguaglianza di genere e le pari opportunità, e Laura Facchin, presidente dei corsi di laurea in Scienze della comunicazione e in Scienze e tecniche della comunicazione.
«I linguaggi audiovisivi – commenta Loredana Parolisi – consentono un impatto diretto sulla consapevolezza collettiva, in particolare tra gli adolescenti. Formati brevi, come il cortometraggio, affini ai contenuti mediali digitali, permettono maggiore immediatezza espressiva pur senza trascurare la profondità tematica».