❌ ATTENZIONE: l'evento precedentemente programmato per il 28 novembre 2025 è stato posticipato al 23 gennaio 2026 nell'aula magna del Liceo G. Ferraris di Varese.
Di seguito le informazioni corrette❌
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Venerdì 23 gennaio, dalle 9.30 alle 13.30, l’aula magna del Liceo Scientifico G. Ferraris di Varese ospiterà il secondo appuntamento di «RigeneraBene. L’uso sociale dei beni confiscati per una rigenerazione urbana».
L'evento è promosso dal Dipartimento di Economia e dal Dipartimento di Scienze teoriche e applicate dell'Università dell’Insubria, in collaborazione con Libera – Coordinamento provinciale di Como e con il Tavolo interdipartimentale RigeneraBene.
La moderazione dell'incontro è affidata alla professoressa Roberta Pezzetti, docente del Dipartimento di Economia dell’Università dell’Insubria.
Dopo i saluti istituzionali, il programma prevede gli interventi di Andrea Civati, assessore alla Rigenerazione urbana, alla Mobilità e alle Infrastrutture del Comune di Varese, Alessandra Dolci, coordinatrice della Sezione distrettuale Antimafia e Misure di prevenzione di Milano, Roberto Bellasio, commissario della Polizia di Stato presso l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, e Luca Corvi, amministratore giudiziario.
Seguiranno le testimonianze di don Massimo Mapelli con Elena Simeti dell’associazione Una Casa anche per te, di Simona Barberio e Samantha Peroni per il Progetto Teatro e Legalità e il Concorso Antonino Caponnetto.
Durante la mattinata sarà presentato anche «L’albero dei pensieri sulla legalità», a cura di Uciim Como Lombardia.
Concluderà i lavori la professoressa Stefania Barile, coordinatrice del Tavolo interdipartimentale RigeneraBene dell’Università dell’Insubria.
L’ingresso è gratuito; per partecipare è richiesta l’iscrizione tramite e-mail a [email protected].
L'appuntamento rappresenta un’occasione di confronto e approfondimento tra istituzioni, magistratura, università e società civile sul tema della rigenerazione dei beni confiscati come leva per la crescita etica e sociale dei territori.