La sinergia tra Università e Asst dei Sette Laghi: tre nuovi direttori di struttura in convenzione con l'ateneo

13 Ottobre 2021
Conferenza stampa Asst Sette Laghi e Università dell'Insubria

Il 13 ottobre a Villa Tamagno il Direttore generale dell'ASST Sette Laghi, Gianni Bonelli, il Rettore dell'Università dell'Insubria, Angelo Tagliabue, e il Presidente della Scuola di Medicina, Giulio Carcano, hanno presentato i tre nuovi Direttori di struttura convenzionati con l'Università.

Il Direttore generale ha voluto sottolineare come la sinergia con l'Università stia permettendo di consolidare il ruolo di ASST Sette Laghi ai vertici del Sistema SocioSanitario Lombardo e quindi nazionale: "L'inserimento di professionalità di eccellenza ci consente di essere più attrattivi verso i giovani medici e, in questo modo, garantiamo il futuro della nostra Azienda, non solo in termini di copertura del turnover, ma anche di crescita e sviluppo. La sinergia con l'Università significa infatti anche propensione all'innovazione tecnologica e organizzativa".

"La sinergia tra le nostre due istituzioni è fondamentale - ha ribadito il Rettore - solo così, insieme, mettendo il paziente al centro e sposando logiche di merito, possiamo affrontare il futuro".

Il Prof. Tagliabue ha quindi introdotto il tema del ruolo centrale delle Scuole di Specializzazione per la costruzione di questo futuro ambizioso. "Per attirare i giovani devi proporre loro docenti di massimo livello. I risultati che abbiamo ottenuto confermano che stiamo scegliendo bene". 

Il Prof. Carcano ha quindi proseguito sintetizzando il percorso sfidante e complesso per l'accreditamento delle 35 Scuole di specializzazione dell'Università dell'Insubria, che può ora essere annoverata tra gli atenei di medie dimensioni in Italia, in un percorso di crescita fondato sui tre pilastri della docenza, della ricerca e dell'attività assistenziale.

Ad introdurre i tre nuovi Primari universitari, il Direttore Sanitario, Lorenzo Maffioli: "Siamo felici di accogliere questi tre professionisti ad elevato impact factor a livello internazionale. Da loro ci aspettiamo un forte impulso nei loro rispettivi ambiti di attività".

Il primo dei tre primari a prendere la parola è stato Federico Deho, Direttore dell'Urologia varesina da un paio di anni: "Cito due traguardi già raggiunti per me e la mia struttura decisivi - ha tenuto a evidenziare - Sul fronte dell'Università, l'attivazione della Scuola di Specializzazione di Urologia in convenzione con l'Università Vita e Salute del San Raffaele, grazie alla quale, dall'inizio di novembre potrò accogliere il primo specializzando. Sul fronte dell'Ospedale, invece, ringrazio la Direzione per averci messo a disposizione un data manager e uno study coordinator, grazie al quale potremo intensificare la nostra attività di ricerca. In questi ultimi 18 mesi, nonostante il covid, abbiamo pubblicato 36 paper e ottenuto 661 citazioni. Non male".

Francesco Grossi ha evidenziato con forza il ruolo della ricerca in particolare nell'ambito dell'Oncologia: "Grazie alla ricerca in Oncologia curiamo sempre di più e sempre meglio. Ma dobbiamo continuare per riuscire a guarire sempre di più! In questa direzione, fondamentali sono i trial clinici, la ricerca traslazionale, il ruolo del Cancer Center...".

Sinergia è la parola chiave anche dell'intervento di Nicola Zerbinati: "La Dermatologia moderna non può prescindere dall'integrazione completa tra l'attività clinica e la ricerca. Io mi sento il trait d'union tra la grande tradizione della dermatologia ospedaliera varesina e l'università. Per quanto riguarda il mio programma, voglio partire dal territorio, dall'attività di tutte le sedi ospedaliere per impostare quella a livello centrale". 

 

I nuovi Direttori universitari di Oncologia, Urologia e Dermatologia

 · Federico Dehò

Viene da Milano, dove è nato nel 1976. Laureatosi in Medicina e Chirurgia all'Università degli Studi di Milano nel 2001, ha conseguito la specializzazione in Urologia nel 2006 all'Università Vita-Salute San Raffaele.

Nel 2007 ha conseguito una fellowship  all'Università Libre di Bruxelles, affinando le tecniche di chirurgia laparoscopica e robotica. Dal 2007 al 2009 è stato Assistente Urologo al San Raffaele di Milano, e poi, dal 2009 al 2013, agli Ospedali Riuniti di Bergamo. Dal 2013, per cinque anni, è stato Aiuto Primariale e Responsabile di Unità Funzionale all'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.

Dal 2019, è Direttore dell'Urologia varesina e docente all'Università dell'Insubria.

Ha al suo attivo numerose pubblicazioni scientifiche e la partecipazioni a congressi e corsi di aggiornamento.

· Francesco Grossi

Ha conseguito la Laurea in Medicina e la specializzazione in Oncologia all'Università di Genova, dove, dal 2003, ha lavorato all’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, prima come Dirigente medico dell'Oncologia e poi, dal 2010 al 2018, come Direttore dell'Unità dedicata ai Tumori Polmonari. Dal settembre 2018 al novembre 2020 è stato Direttore dell'Oncologia della Fondazione IRCCS  Ca' Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, prima di approdare a Varese, dove dirige l'Oncologia dell'ASST Sette Laghi.

All'attività clinica il Prof. Grossi affianca un'intensa attività di insegnamento e ricerca, sia clinica che traslazionale nel campo dei tumori pleuropolmonari. Innumerevoli le pubblicazioni al suo attivo sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali e molti gli incarichi prestigiosi ricoperti tra cui quello di membro del CTS (Comitato tecnico Scientifico) dell'Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova e della Commissione Nazionale per la Prevenzione Oncologica del Ministero del Lavoro.

Nel 1997 ha ricevuto l'ASCO Merit Award dell'American Society of Clinical Oncology.

· Nicola Zerbinati

Nato nel 1967, Zerbinati si è laureato all’Università degli studi di Pavia nel 1992 e nel 1997 si è specializzato in Dermatologia e Venereologia nello stesso Ateneo.

Ha insegnato proprio all’Università di Pavia per un paio d’anni, prima di approdare, nel 1999, all’Università degli Studi dell’Insubria, dove è titolare dell’insegnamento di Dermatologia e Venereologia sia nel Corso di laurea in Medicina e Chirurgia, sia in quello di Odontoiatria, ed è Direttore del Master di II livello in Dermatologia clinica ed estetica.

Collabora con importanti Società e riviste scientifiche nazionali e internazionali.

 

Le Scuole di Specializzazione dell'Università dell'Insubria

Nuove nomine e alcune riconferme anche ai vertici delle Scuole di specializzazione mediche dell’Università dell’Insubria. Il nome più noto è quello del professor Giulio Carcano, che resta alla guida della Scuola di chirurgia generale per il quadriennio 2021-2024, mentre – dopo due mandati – a dicembre lascia il testimone della Scuola di Medicina, l’importante organo di raccordo tra le varie discipline sanitarie dell’ateneo, ad Alberto Passi, medico e professore di biochimica.

Cambio di guardia per la Scuola di Radiodiagnostica: ad Eugenio Annibale Genovese subentra Massimo Venturini, che sarà in carica da novembre sino al 2024. La Scuola di Cardiochirurgia sarà guidata da Nicola Rotolo.

Nuovi direttori per Otorinolaringoiatria, dove Maurizio Bignami subentra a Paolo Castelnuovo, e per Medicina Legale, con Mario Picozzi al posto di Jutta Maria Birkoff. Tre le scuole di nuova istituzione e i relativi direttori: Ematologia con Francesco Passamonti, Igiene e medicina preventiva con Licia Iacoviello e Microbiologia con Fabrizio Maggi.

Le Scuole di specialità di area sanitaria dell’Università dell’Insubria, tra le accreditate e quelle in rete formativa con altri atenei, sono 35 e accolgono in tutto 677 specializzandi, che lavorano principalmente nei reparti dell’ASST dei Sette Laghi a Varese e dell’ASST Lariana a Como. In particolare, le nuove borse finanziate dal Ministero dell’Università e della ricerca per l’anno accademico 2020-2021 (quello in corso) sono 230, in netto aumento rispetto alle 163 dell’anno precedente: 171 sono quelle statali e 59 quelle sostenute dal Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza; altre nove borse sono finanziate, come lo scorso anno, da Regione Lombardia. Le scuole con il maggior numero di specializzandi sono: Medicina d’emergenza e urgenza, con 25 contratti, e Terapia intensiva rianimazione, con 38 contratti.

Ultima modifica: Martedì, 11 Luglio, 2023 - 18:12