Insubria tra i partner del progetto GeoSciences IR finanziato dal Pnrr e coordinato da Ispra

13 Ottobre 2022
Cappellini, Michetti, Ferrario

Quali sono i rischi dovuti ad eventi geologici come frane, terremoti, eruzioni vulcaniche, siamo esposti nel territorio in cui viviamo? Quali risorse del sottosuolo possono essere utilizzate per rispondere al fabbisogno sempre più urgente di energia e di materie prime critiche? Ancora, quale contribuito forniscono le scienze geologiche alla transizione ecologica e agli obiettivi fissati dal Green Deal Europeo?

A queste domande potrà rispondere il progetto GeoSciences IR, la nuova infrastruttura di ricerca per la Rete Italiana dei Servizi Geologici (RISG) che metterà a disposizione dati, servizi e strumenti necessari per lo svolgimento delle funzioni di monitoraggio e controllo nei diversi ambiti delle scienze della Terra. Il progetto è stato avviato ufficialmente questa mattina a Roma, in occasione della Giornata internazionale per la riduzione dei disastri naturali 2022.

A GeoSciences IR, finanziato dal Ministero dell’Università e della ricerca nell’ambito del Pnrr e coordinato dall’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale (Ispra), partecipa anche l’Università dell’Insubria, con altri 12 atenei ( (Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi di Bari, Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi Milano Bicocca, Università degli Studi del Molise, Università degli Studi di Napoli Federico II, Sapienza Università di Roma, Università degli Studi di Salerno, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi della Tuscia, Università degli Studi di Palermo) e 3 Enti di Ricerca (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale, Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale, Consiglio Nazionale delle Ricerche).

GeoSciences IR si concentrerà su 12 temi prioritari: attività estrattive, difesa del suolo, uso e consumo di suolo, sinkholes, fenomeni franosi, tettonica attiva, patrimonio geologico, geologia marina, Copernicus e servizi di geologia operativa, modellazione geologica 3D, cartografia geologica e geotematica, banche dati, metadati e servizi. I lavori, partiti il 1° ottobre, avranno una durata 30 mesi, al termine dei quali l’infrastruttura dovrà restare pienamente operativa per almeno 10 anni.

I lavori, partiti il 1° ottobre 2022, avranno una durata 30 mesi, al termine dei quali l’infrastruttura dovrà restare pienamente operativa per almeno 10 anni.

 

(Nella fotografia, il team dell’Insubria a Roma, da sinistra: Chiara Cappellini, Alessandro Michetti e Maria Francesca Ferrario)

Ultima modifica: Martedì, 11 Luglio, 2023 - 18:10