L’Università dell’Insubria entra nel vivo dei festeggiamenti per il 25esimo anniversario dalla sua nascita, avvenuta il 14 luglio 1998, presentando un logo celebrativo e un calendario di eventi istituzionali, a Varese e Como. Eventi che si inseriscono in un anno accademico davvero speciale, che si è aperto lo scorso 15 novembre alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e che ha appena messo a segno l’open day più partecipato della storia dell’ateneo, con 1600 studenti e centinaia di accompagnatori.
Ha un cuore significativo il logo del 25esimo: tra i numeri si percepisce la forma di una casa, che è anche il contorno della sede del rettorato nel centro di Varese. «Una casa, un luogo inclusivo dove stare bene e crescere ciascuno con la propria personalità e il proprio talento», commenta il rettore Angelo Tagliabue, ribadendo il messaggio già affidato al recente video «Believe»: un invito agli studenti e alle studentesse ad avere fiducia in se stessi e a vivere serenamente il percorso della formazione.
Martedì 15 novembre 2022, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato accolto con un lungo applauso dai docenti togati, da una rappresentanza degli studenti sul palco e in sala e dai tanti ospiti presenti. Tra le istituzioni che lo hanno accolto, il governatore Attilio Fontana, i sindaci, i prefetti, i senatori e i deputati di Varese e Como.
All’ingresso del Presidente grande emozione per l’Inno di Mameli cantato dal Chorus Insubriae diretto dal maestro Andrea Gottardello, al pianoforte il maestro Corrado Greco, voce solista il soprano Francesca Lombardi Mazzulli.
Il Presidente della Repubblica ha seguito con attenzione la cerimonia e tutti gli interventi e al termine ha preso la parola per un discorso in cui ha fatto riferimento a quanto aveva ascoltato, alla bravura del coro, dei maestri e del soprano, alle parole del rettore, del ministro, della lectio, della rappresentante degli studenti e del personale tecnico amministrativo: ha citato ognuno di loro con parole di apprezzamento.
Si sono svolti da marzo ad aprile 2023 gli eventi dedicati all’offerta formativa dell’Ateneo, con l’inaugurazione del primo Open Day in Svizzera, che si è svolto a Lugano il 1° marzo, seguito dall’Open Day del 10 e 11 marzo “Insubria è… Un percorso di eccellenza”, per le lauree magistrali, e da “We are open”, la giornata dedicata agli studenti delle scuole superiori del 1° aprile, nelle sedi di Varese e Como.
Il 12 aprile, la seconda edizione dell’appuntamento dedicato ai genitori dei futuri studenti, con l’iniziativa “Insubria è… Incontro per i genitori”.
Il 14 luglio: Giornata a porte aperte a Varese e Como.
Il lancio dell’Open Day del 1° aprile è stato accompagnato da un messaggio forte e pieno di positività nel video «Believe», il cortometraggio che si inserisce nel dibattito di cronaca sulle difficoltà, la sofferenza, l’aspettativa schiacciante che gli studenti universitari si trovano talora a vivere e non sempre riescono ad affrontare, arrivando a gesti estremi come è accaduto a febbraio 2023 a Milano. In una breve storia motivazionale la risposta della comunità accademica di Varese, Como e Busto Arsizio, che accoglie i suoi studenti invitandoli a non avere paura di provarci e non avere paura di farcela, sostenendoli per andare oltre ansia e pressioni. Uno spunto di riflessione sul sistema universitario italiano, da interpretare non solo come un percorso di obiettivi da raggiungere, prestazioni e performance di cui essere all’altezza, ma come un’esperienza di formazione, partecipazione e crescita.
⇒ Il video è stato scritto dal professor Andrea Bellavita, da un’idea del responsabile Comunicazione di Ateneo Flavio Saturno, riprese di Jacopo Bernard, Davide Poerio e Michele Ronchi. Una produzione Università dell’Insubria, Biblos e B-Link.
È stata inaugurata venerdì 12 maggio la pista da skiroll dell’Università dell’Insubria, nel campus di via Monte Generoso 59 a Varese, accanto al Palainsubria. Al taglio del nastro hanno partecipato il rettore Angelo Tagliabue e il direttore generale Marco Cavallotti, l’ex rettore e presidente del Consiglio comunale Alberto Coen Porisini, il presidente del Cus Insubria Eugenio Meschi, il progettista dell’impianto Matteo Zen, le società sportive. Per la Federazione italiana sport invernali: il presidente Franco Zecchini e il referente per l’ateneo Giuseppe Gazzotti. Intervenuti anche il presidente dell’Associazione Sci Nordico Varese Luciano Genovese e del Centro Fondo Brinzio Mauro Piccinelli. Presenti molti atleti: per la squadra nazionale di skiroll Riccardo Masiero e l’allenatore Emanuele Sbabo. Al termine dell’evento ha cucinato per tutti Pietro Bolognesi, presidente della Confraternita del risotto.
La pista si compone di un anello lungo 550 metri e largo 4 e di uno da 100 metri, largo 6, caratterizzati da ondulazioni e curve che richiamano le difficoltà generalmente proposte dalle piste innevate dello sci nordico. Il progetto è firmato dall’architetto Matteo Zen e i lavori sono stati seguiti dall’ufficio tecnico dell’ateneo. La pista è un campo di allenamento per gli atleti del college sportivo di sci nordico e degli altri college sportivi dell’Università dell’Insubria, ma è aperta con accesso libero per tutti negli orari non riservati allo skiroll, nel rispetto del regolamento.
Lunedì 15 maggio, una giornata interamente dedicata all’arte. Alle 10 in Rettorato a Varese è stata inaugurata la mostra «Antonio Pizzolante. Haiku o la forma del vuoto». Dalle 14 a Como, alla presenza del Magnifico Rettore Angelo Tagliabue, la visita guidata aperta al pubblico del complesso monumentale di Sant’Abbondio, una delle principali sedi comasche dell’Università. Il professor Andrea Spiriti ha condotto i gruppi alla scoperta della basilica di Sant’Abbondio, della chiesa dei Santi Cosma e Damiano, degli scavi del monastero e di uno studiolo affrescato; al termine, alle 16 in Aula Magna, è stato presentato il volume «Scultori dello Stato di Milano (1395-1535)» edito dall’Università degli Studi dell’Insubria e dall’Università della Svizzera Italiana.
Un Teatro di Varese stracolmo ha applaudito «Pierino, Elio e il lupo» e festeggiato i 25 anni dell’Università dell’Insubria. Milleduecento posti hanno accolto il personale, i docenti e gli studenti dell’ateneo, le autorità, ma anche spettatori interessati e non legati all’Insubria, famiglie con bambini, curiosi di vedere in scena il fondatore di Elio e le Storie Tese. Una serata dunque perfettamente riuscita, simbolo reale di terza missione, ovvero del dialogo e della condivisione di valori e cultura che la comunità accademica condivide con il suo territorio, come è stato sottolineato nel breve momento istituzionale che ha preceduto lo spettacolo.
Con un momento di incontro per la comunità accademica e alcuni ospiti venerdì 23 giugno nel Chiostro di Sant’Abbondio, a Como, l’Università dell’Insubria ha festeggiato i suoi 25 anni. Una cerimonia semplice e sentita in aula magna, dove gli interventi istituzionali si sono avvicendati con musica e teatro.
Il primo saluto è stato quello della Regione Lombardia, portato dall’assessore all’Università ricerca e innovazione Alessandro Fermi: «Per Regione Lombardia siete un orgoglio e un privilegio sul territorio. L’Insubria ha unito Varese e Como, forma ragazzi subito accolti nel mercato del lavoro, ha saputo relazionarsi con gli atenei milanesi valorizzando le proprie eccellenze, senza essere seconda a nessuno. Tanti auguri e buon lavoro!».
Piene di forza e di entusiasmo le parole del sindaco di Como Alessandro Rapinese: «Una delle più grandi sorprese di quando sono diventato sindaco è stata quella di iniziare a relazionarmi con l’Università dell’Insubria: un partner rapido, interessato allo sviluppo della città, disponibile, entusiasta. Ogni volta che chiamo, l’Insubria c’è e aiuta l’amministrazione. Questo penso che sia il modo più bello di festeggiare i vostri 25 anni. Non ho mai avuto la sensazione di una cultura così vicina alla concretezza e se questa è l’Università dell’Insubria… che spettacolo!».
Il PalaInsubria di Via Monte Generoso 59 si è trasformato nella cornice perfetta per il CUS Insubria Summer Party, una festa dedicata agli studenti dell'Università degli Studi dell'Insubria e agli appassionati di sport di Varese.
La serata, organizzata per celebrare il 25º anniversario dell'ateneo e la conclusione della stagione sportiva universitaria, ha offerto una combinazione di sport, musica e gustosi piatti.
Il palazzetto ha aperto le sue porte offrendo l'opportunità di provare gratuitamente le varie strutture del campus universitario. Durante l'evento, i partecipanti hanno potuto cimentarsi in diverse attivtà tra cui beach volley, calcetto, ping-pong e biliardino.
A rendere speciale la serata paella e sangria nella colonna sonora un dj-set all'aperto.
Si è tenuta ai Giardini Estensi di Varese la cerimonia di conferimento del Riemann Prize attribuito dalla Rism, la scuola di matematica di Ateneo, e assegnato quest’anno al direttore della Normale di Pisa Luigi Ambrosio, come annunciato all’inaugurazione dell’anno accademico alla presenza del presidente Mattarella. Ambrosio è stato intervistato da Umberto Bottazzini.
L’evento è stato l’apice della Riemann Prize Week, che dal 10 al 14 luglio ha organizzato la VII Rism School e una Lezione Leonardesca in collaborazione con l’istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere a Milano, alla Biblioteca Braidense del palazzo di Brera.
Venerdì 14 luglio alle ore 17.30 è stata posizionata una particolare installazione al collegio «Carlo Cattaneo», messa a punto nell’ambito del progetto formativo «Università a vocazione collegiale» con lo scopo di organizzare attività trasversali selezionate dall’ateneo e permettere l’incontro tra persone, italiane e straniere, che quotidianamente si incontrano nella residenza.
Il collegio è una realtà complessa e articolata, formata da studenti provenienti da realtà diverse, con percorsi formativi diversi e anche in diversi momenti del loro percorso formativo. La condivisione dello spazio, per diventare efficace e momento di scambio, deve prevedere anche una fase iniziale di condivisione del tempo: singoli che si trasformano in una comunità. Per l’anno accademico 2022-2023 il progetto che ha permesso di creare questo momento di comunità è stato il «Monumento sociale» un progetto di Giulia Bonora, in arte Keramò – www.keramoceramiche.com, che ha lavorato alla creazione del gruppo tramite le attività dei singoli, realizzando un’opera d’arte che rimarrà patrimonio del collegio. I singoli si sono trasformati in un gruppo mantenendo la loro peculiarità anche all’interno dell’opera, che sarà dunque un “monumento sociale”: un corpo unico formato da tanti frammenti diversi.
Alle 18.30 si è svolta la premiazione del concorso fotografico legato alla mostra «Università, Vita. Vita, Università», con le foto degli studenti del collegio che hanno partecipato al corso organizzato dal Circolo fotografico Creati, una delle attività previste per il piano di quest'anno. Le opere, esposte nello spazio/ristoro del primo piano del collegio, sono state votate dal pubblico.
La mostra è inoltre ecosostenibile: le fotografie sono state infatti applicate su pannelli di cartone riciclato, montati a costruire alcune strutture autoportanti leggerissime che garantiscono un'ottima visibilità delle foto senza occupare grandi spazi come farebbero invece dei pannelli o delle griglie.
La giornata si è conclusa con un concerto a lume di candela dell’Insubriae Chorus, diretto dal maestro Andrea Gottardello.
Venerdì 14 luglio alle ore 21, al Collegio Cattaneo di Varese, il concerto a lume di candela dell’Insubriae Chorus in occasione dell’anniversario dell’Università dell’Insubria, con i maestri e i coristi che hanno cantato in questi 25 anni.
Durante l'evento la presidente dell'Insubriae, professoressa Marina Protasoni, ha raccontato la storia del coro attraverso immagini, le luci delle candele e tanta commozione. Il repertorio eclettico ha spaziato dal medioevo a brani moderni, da Monteverdi a Enya, dalla Francia del cinquecento agli Stati Uniti degli anni 50.
Insieme al maestro Andrea Gottardello, erano presenti i maestri Michele Paccagnella, direttore dal 2007 al 2011, e Gian Luca Rovelli, direttore dal 2011 al 2014, con alcuni dei coristi che hanno cantato all'Insubriae tra il 1998 e oggi.
Venerdì 14 luglio alle ore 18.30, nell’ambito dei festeggiamenti del 25° anniversario della fondazione dell’Università dell’Insubria, il Sistema Bibliotecario di Ateneo in collaborazione con la Cattedra Unesco e con il Comitato Unico di Garanzia, ha presentato alla comunità accademica e alla cittadinanza la lettura teatrale «Voci di donne».
Il recital, ospitato nell’aula magna del chiostro di Sant’Abbondio a Como, e messo in scena dalla Compagnia dei gelosi, ha posto al centro dell’attenzione la letteratura femminile contemporanea, la voce espressiva della donna che si fa parola scritta: un’occasione per riflettere pur con il tono “leggero” di una rappresentazione teatrale, sulla condizione femminile e sulla parità di genere, sorridendo dei pregi e dei difetti della nostra contemporaneità.
Ha partecipato alla serata la professoressa Barbara Pozzo, delegata del rettore in materia di uguaglianza di genere e pari opportunità, presidente del Comitato Unico di Garanzia e titolare della Cattedra Unesco «Gender Equality and Women’s right».
► Locandina
Grande successo per la Notte dei Ricercatori organizzata dall'Università dell'Insubria: l'edizione di quest'anno dell'evento, che si è tenuto dal 27 al 30 settembre nelle sedi di Varese, Como e Busto Arsizio, ha visto la partecipazione di un vasto pubblico desideroso di scoprire il mondo della ricerca scientifica in modo coinvolgente e divertente.
Con il tema «Be ready for the Future», l'ateneo ha offerto una varietà di attività e conferenze che hanno spaziato dalle scienze esatte alle discipline umanistiche, coinvolgendo scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, nonché il pubblico interessato.
A Como, gli spettacoli di magia matematica, le conferenze sulla luce nel cosmo e gli esperimenti astronomici hanno entusiasmato i presenti, mentre a Varese, l'interattività è stata protagonista con laboratori sulla chimica, la microbiologia e la ricerca delle microplastiche nell'acqua. Inoltre, il pubblico ha potuto scoprire il mondo dell'anatomia umana grazie a una mostra fotografica unica.
A Busto Arsizio, per celebrare il 25° anniversario dell'Università dell'Insubria, è stata organizzata una dimostrazione teorico-pratica di cucina molecolare, mentre in piazza Santa Maria, docenti e ricercatori hanno stupito i cittadini con esperimenti scientifici sorprendenti.
La serata culminante è stata l'evento «Insubria sotto le stelle» a Como, con telescopi puntati sulla Luna, su Saturno, Giove e molte altre costellazioni, offrendo al pubblico la possibilità di scoprire l'universo in modo diretto.
In definitiva, la Notte dei Ricercatori è stata un successo, dimostrando ancora una volta l'entusiasmo e l'interesse del pubblico nei confronti della ricerca scientifica. Un applauso va a tutti i ricercatori, docenti e organizzatori che hanno reso possibile questa straordinaria iniziativa di divulgazione scientifica.
Varese, l’arte e il femminismo, una storia avvincente, d’avanguardia, ma poco conosciuta. Prosegue l’attività espositiva dell’Università dell’Insubria, dove è stata inaugurata negli spazi del Rettorato, la mostra «Il Gruppo Immagine: una storia di artivismo femminista da Varese alla Biennale di Venezia», organizzata dal Centro di ricerca sulla Storia dell’arte contemporanea del Dipartimento di Scienze umane e dell’innovazione per il territorio e visitabile fino all’8 marzo, con ingresso libero dal lunedì al venerdì, ore 9-18.
La mostra è a cura di Massimiliano Ferrario, con la collaborazione dei professori Andrea Spiriti e Laura Facchin, e si inserisce nel calendario delle celebrazioni per i 25 anni dell’Ateneo. Protagonista è il Gruppo Femminista Immagine di Varese, tra i primi collettivi italiani composti da sole artiste chiamate ad animare l’acceso dibattito socio-politico e culturale sviluppatosi degli anni Settanta.
All’inaugurazione hanno partecipato i curatori, le artiste Mariuccia Secol, Mariagrazia Sironi e Silvia Cibaldi, il rettore Angelo Tagliabue, il direttore generale Marco Cavallotti, e due docenti dell’Ateneo in prima linea per le pari opportunità: Barbara Pozzo, che è anche delegata del rettore, e Paola Biavaschi, che hanno sottolineato l’importanza di questa iniziativa per la riflessione sui diritti delle donne in generale, oltre che nel contesto della città di Varese e dell’arte.
Il Gruppo Femminista Immagine è nato nel 1974 per volontà di Milli Gandini, Mariuccia Secol e Mirella Tognola e poi si è ampliato con le adesioni di Mariagrazia Sironi, Silvia Cibaldi e Clemen Parrocchetti. Un movimento che si è caratterizzato per l’impegno sul doppio fronte della militanza civile e della riflessione artistica, nella battaglia per la ridefinizione del ruolo della donna, a partire dalle istanze connesse al lavoro, alla famiglia e alla maternità.
L’Università dell’Insubria si accende nel centro di Varese, con un gioco di luci natalizie sulla ex chiesa del Rettorato in piazza Repubblica.
Al centro il numero 25, accompagnato dalle due parole chiave “anni insieme” e dedicato all’importante anniversario dell’Ateneo, nato il 14 luglio 1998. La forma grafica delle cifre è quella del logo celebrativo che, ispirato proprio alla facciata simbolo del Rettorato, contiene il profilo di una casa. Una casa inclusiva, il cuore della comunità accademica.
Il 25 è incorniciato dalla sagoma di un albero di Natale, sovrastato dal sigillo con la doppia spirale e circondato da una costellazione speciale: otto astri che rappresentano i Dipartimenti.
L’installazione luminosa, la prima nella storia dell’Insubria, è stata accesa venerdì 24 novembre, in concomitanza con l’albero di Natale del Comune di Varese in piazza Monte Grappa, e resterà visibile fino all’Epifania tutti i giorni dalle 17.30 all'una di notte.
«Music for Peace, University for Peace» è il titolo dell'evento che ha chiuso il calendario del 25esimo anniversario dell'ateneo, con un messaggio di grande significato: un concerto dedicato alla pace con tre importanti cori impegnati nell’opera «The armed man: a mass for peace» di Karl Jenkins.
Sul palcoscenico: il Chorus Insubriae diretto da Andrea Gottardello, il CantiCorum di Milano diretto da Vincenzo Sammarano, il Coro Ziryab di Algeciras (Spagna) diretto da Michele Paccagnella, l’Orchestra Canova diretta da Enrico Pagano e la soprano Maria Luisa Casali. Sul podio dell'evento: Michele Paccagnella.
L'evento si è svolto mercoledì 6 dicembre al Teatro di Varese e venerdì 8 dicembre nella Chiesa di San Giulio a Cassano Magnago.
«The armed man: a mass for peace» è una composizione che segue un preciso schema narrativo, per evocare diverse fasi della guerra, dalla chiamata alle armi al culmine della battaglia, fino alla speranza di una nuova era di pace.
Attraverso testi simbolici e letterari, l'opera abbraccia varie epoche e culture, includendo elementi come la chanson, la chiamata del muezzin, i Salmi, il "Mahabharata" indiano, i testi liturgici, i versi di Kipling, le meditazioni su Hiroshima e le parole del Libro delle Rivelazioni. Con tredici brani e altrettanti testi, l'opera offre tredici riflessioni su un tema sempre attuale: il cammino dall'esperienza della guerra alla speranza di pace, un viaggio che attraversa secoli e culture diverse.
Inclusione, solidarietà e integrazione sono state le parole chiave della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2023-2024 dell’Università dell’Insubria, che si è tenuta questa mattina a Como, nell’Aula Magna del Chiostro di Sant’Abbondio e in alcune aule collegate in videoconferenza, oltre che in diretta streaming per tutta la comunità accademica e gli interessati. Cerimoniera la professoressa Barbara Pozzo, che ha guidato il piccolo corteo togato tradizionalmente “chiuso” dal mazziere e dal magnifico rettore Angelo Tagliabue e ha poi introdotto i vari momenti del programma.