Una mostra virtuale: Mario Luzi e la letteratura latinoamericana

3 Luglio 2020
Mario Luzi

Mostra a cura di Rosanna Pozzi*

«La cultura crea ponti, elimina distanze, avvicina l’ignoto, rende noto il lontano». È questo lo spirito con il quale Mario Luzi recensiva nel 1967, primo in Italia, il capolavoro del futuro Nobel Gabriel García Marquez, Cent’anni di solitudine, oggi pietra miliare della letteratura universale. «Il poeta toscano, una delle maggiori voci del Novecento italiano, nelle vesti di cronista culturale del “Corriere della sera” apriva al lettore italiano gli occhi su un mondo nuovo, carico di energie e linfa vitale». Lo dice Rosanna Pozzi, curatrice della mostra Mario Luzi e la letteratura latinoamericana, che con il medesimo spirito del poeta toscano e sulle orme del saggio Cronache dell’altro mondo di Stefano Verdino, ha selezionato e raccolto alcune tra le più significative recensioni di Mario Luzi ai romanzi di Varga Llosa, Josè Maria Arguedas, Sábato, nonché a Borges, narratore e poeta.

Dopo un’anticipazione (alla Galleria Boragno di Busto Arsizio, nel maggio 2018), la mostra avrebbe dovuto essere esposta e presentata nel prossimo agosto all’Istituto Italiano di Lima, con la collaborazione e il supporto dell’Ufficio Relazioni Internazionali dell’Universidad Católica Sedes Sapientiae: ma la pandemia, con la gravissima diffusione del contagio in tutto il continente sudamericano, ha colpito duramente il Perù. La curatrice ha sostituito la presentazione reale con una presentazione animata digitale: pannello dopo pannello, la mostra rende omaggio alla grandezza di una letteratura che ha svecchiato e rivitalizzato il romanzo e la narrativa in genere. Omaggio che oggi, più che mai, vuole essere un gesto di solidarietà e d’incoraggiamento.

La mostra valorizza un tema di grande attualità, ossia il dialogo interculturale tra popoli e tradizioni diverse, a partire dall’interesse e dalla conoscenza di una cultura e letteratura “altra” rispetto a quella di appartenenza. Per questa ragione Gianmarco Gaspari,  Direttore Scientifico del Centro speciale. International Research Center for Local Histories and Cultural Diversities dell’Università dell’Insubria, e l’Università degli Studi dell’Insubria hanno offerto il loro patrocinio, poiché, come spesso avviene, il mondo della cultura e della ricerca favoriscono lo scambio internazionale tra studiosi, scrittori, intellettuali, anticipando fenomeni culturali, economici e sociali tipici della globalizazzione contemporanea.

 

Per vedere la mostra sul sito del centro Storie locali dell’Insubria: https://www.cslinsubria.it/index.php/iniziative/mostre.html 

 

 

*Rosanna Pozzi, insegnante nei Licei della provincia di Varese, è  cultrice della materia presso il Corso di laurea in Scienze della comunicazione dell’Università degli Studi dell’Insubria. Ha conseguito il Dottorato presso l'Università di Genova), ed è stata visiting professor di Letteratura Universale e Analisi del testo poetico presso l’Università Cattolica Sedes Sapientiae di Lima (Perù)

Ultima modifica: Martedì, 11 Luglio, 2023 - 18:14