Insubria: un Ateneo attento al merito a 360 gradi

22 Agosto 2019

Qualche settimana fa, le classifiche Censis in cui l’Insubria guadagna due posizioni rispetto allo scorso anno tra i piccoli atenei statali, conquistando la quinta posizione assoluta e posizionandosi al primo posto in  Lombardia per comunicazione e servizi digitali; a fine luglio la chiusura delle iscrizioni al test di Medicina con l’Insubria che registra un incremento di oltre il 14% rispetto allo scorso anno a fronte di un 2.5% a livello nazionale; il 18 luglio oltre 700 partecipanti a Porte Aperte all’Insubria in occasione dell’apertura delle immatricolazioni.

L’Università degli Studi dell’Insubria è una realtà giovane e dinamica, che mette al centro il futuro dei suoi studenti, grazie a docenti bravi e preparati, come dimostrano i dati del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sull’Abilitazione Scientifica Nazionale. Si tratta della procedura tramite la quale i ricercatori e i professori vengono valutati, dal punto di vista della qualità scientifica, per ottenere il requisito per partecipare ai concorsi per professori di prima e seconda fascia indetti dagli atenei.

Considerando i 47 Atenei con almeno 100 professori associati nell’organico al 31/12/2012 e il numero di tali professori con abilitazione nell’aprile di quest’anno, l’Insubria si posiziona terza con una percentuale di abilitati del 60.6%, preceduta solo da Milano Bicocca (100%) e da Trento (69.4%), lasciandosi alle spalle blasonati atenei (Trieste, Pisa, Milano, Padova e molti altri). Nel terzetto di testa, inoltre, l’Insubria balza al primo posto come percentuale di docenti con abilitazione chiamati, cioè vincitori del concorso di avanzamento di carriera: il 47% a fronte del 42.3% di Milano Bicocca e del 44.9% di Trento.

Se consideriamo i ricercatori a tempo indeterminato vincitori di abilitazione, la percentuale si assesta al 56% in linea con i migliori atenei italiani; solo sei di questi ricercatori non sono ancora vincitori di concorso per professore associato (6.3%), in netta controtendenza rispetto a quello che succede nel resto d’Italia, dove si arriva a oltre il 60% nei 54 atenei con più di 100 ricercatori al 31/12/2012. Questa percentuale pone l’Insubria al secondo posto come ateneo virtuoso per progressione di carriera, secondo solo a Trento.

“Questi numeri sono il frutto di una politica dell’Ateneo che premia la qualità nella ricerca e nella didattica – commenta il Magnifico Rettore, Angelo Tagliabue – e soprattutto sono una dimostrazione di una politica finanziaria virtuosa che permette di crescere in modo sano e di soddisfare le aspettative di carriera di docenti e ricercatori meritevoli e capaci”.

 

Ultima modifica: Martedì, 11 Luglio, 2023 - 18:15