Impatto delle Fase2 e Fase2bis sull’andamento dei contagi da Covid19: le nuove curve elaborate da Davide Tosi

25 Maggio 2020
portatile e monitor

Nel presente report si studia l’impatto che la Fase2 (introdotta sul territorio nazionale italiano in data 4 maggio 2020 con forte allentamento delle misure di lockdown) e la Fase2bis (introdotta sul territorio nazionale italiano in data 18 maggio 2020 con la quasi totale riapertura di tutte le attività commerciali e dell’industria) possono avere nell’immediato futuro sul numero di nuovi contagi da COVID19 che si potranno registrare nei prossimi giorni, a partire dalle considerazioni sviluppate in [2][3][5].

Open Dataset utilizzato per le analisi [1].

Nella figura 1a si mostra il grafico a dispersione (scatter plot) dei nuovi contagi giornalieri registrati a partire dal 21 marzo 2020 (giorno di picco assoluto sui numeri di nuovi contagi registrati) sul territorio italiano, utile per visualizzare e studiare tramite curve di interpolazione (le linee tratteggiate nel grafico) il grado di correlazione tra le due variabili riportate nello spazio cartesiano (i.e., intervallo temporale sull’asse delle x e numero di contagi giornalieri sull’asse delle y).

Sono state fatte alcune ipotesi per l’analisi condotta sull’identificazione dell’impatto delle due Fasi 2 e 2bis sul numero di contagi futuri:

  • Ottimistica senza Fase2 (linea tratteggiata blu): si è studiato il trend dei contagi giornalieri senza considerare assolutamente l’impatto della Fase2, fermando quindi il dataset di analisi al 4 maggio: come si vede dal grafico, tale ipotesi ci avrebbe portato ad un contagio +0 (i.e., nell’intorno di pochi nuovi casi giornalieri di positività COVID19) al 13 maggio 2020. Coeff. di determinazione R2=0,89;
  • Ottimistica con minimo impatto Fase2 (linea tratteggiata gialla): si è studiato il trend dei contagi giornalieri considerando anche i primi giorni relativi alla Fase2 (nell’ipotesi che comunque il reale impatto della Fase2 non sarebbe stato completamente visibile se non dopo il 13 maggio[1]), fermando quindi il dataset di analisi al 13 maggio: come si vede dal grafico, tale ipotesi ci avrebbe portato ad un contagio +0 al 22 maggio 2020, dimostrando quindi già un lieve minimo impatto dal rilascio del lockdown di Fase2. Coeff. di determinazione R2=0,92;
  • Pessimistica con reale impatto Fase2 (linea tratteggiata verde): si è studiato il trend dei contagi giornalieri considerando tutti i giorni relativi alla Fase2 fino al 20 maggio. E’ evidente come la curva di interpolazione sul dataset mostri un rallentamento nella discesa sul numero di contagi, per poi registrare un appiattimento verso fine maggio e poi avere un’inversione verso l’alto dai primi di giugno (i.e., il numero di nuovi contagi giornalieri torna a salire). In questo scenario, si stima di superare nuovamente i +1000 nuovi contagi giornalieri a partire dal 14 giugno 2020. Coeff. di determinazione R2=0,93;
  • Pessimistica con potenziale impatto Fase2bis (linea tratteggiata rossa): si è studiato il trend di predizione dei contagi giornalieri considerando tutti i giorni relativi alla Fase2 fino al 20 maggio e andando a prevedere il trend di incremento sui nuovi contagi fino al 30 maggio 2020 ipotizzando un’inversione nella curva di crescita già a partire dal 22 maggio (come doppio dell’impatto di Fase2) e considerando che l’impatto di Fase2bis sarà chiaramente visibile a partire dal 28 maggio (si veda nota 1). In tale scenario, la curva di interpolazione sul dataset mostra una lieve crescita nei nuovi contagi già a partire dal 25 maggio per arrivare a quota +2000 nuovi contagi giornalieri già all’8 giugno 2020. Verosimilmente, con questa curva di predizione, si arriverebbe ad avere un nuovo picco nei contagi (+6500) a fine giugno (circa 34 giorni di risalita come effettivamente successo nella prima ondata epidemica in Italia). Coeff. di determinazione R2=0,94.

 

Figura 1a. Grafico a dispersione e curve di interpolazione / predizione per impatto Fase2 e Fase2bis sui nuovi contagi giornalieri in Italia  

 

Considerazioni simili sono state fatte anche per il dato di Regione Lombardia, che però presenta una variabilità del dataset molto più ampia rispetto a quello nazionale (come si vede chiaramente la maggior dispersione del dataset in Figura 1b).

 

Figura 1b. Grafico a dispersione e curve di interpolazione / predizione per impatto Fase2 e Fase2bis sui nuovi contagi giornalieri in Italia  

 

 

Riferimenti:

[1] Department of the Italian Civil Protection. Online at: http://protezionecivile.gov.it
[2] Tosi D: Studio di un Modello di Predizione per i Contagi da COVID-19 in Italia e Regione Lombardia. DOI: 10.13140/RG.2.2.13816.60164 Online: www.researchgate.net/profile/Davide_Tosi
[3] Tosi D: Studio preliminare sull’efficacia delle misure restrittive introdotte a livello di Regione Lombardia nella prevenzione della diffusione di SARS-CoV-2. DOI: 10.13140/RG.2.2.14559.61609/1 Online: www.researchgate.net/profile/Davide_Tosi
[4] WHO COVID-19 Report. Online: https://www.who.int/health-topics/coronavirus
[5] Tosi D: Andamento del Tasso di Contagiosità R0 in Italia, Regione Lombardia e Province Simbolo. DOI: 10.13140/RG.2.2.16799.30885/1Online: www.researchgate.net/profile/Davide_Tosi

 

 

[1] Come dichiarato da OMS [4], la mediana del periodo incubazione COVID-19 si colloca a +6 giorni dal momento di contrazione del virus. A questi +6 giorni, vanno aggiunti ulteriori +4 giorni per referto tamponi.

Ultima modifica: Martedì, 11 Luglio, 2023 - 18:14